Musei più cari per giovani extracomunitari, anche a Firenze

Scolaresca di Vicenza in visita agli Uffizi. Tutti entrano gratis tranne i piccoli senza cittadinanza. Pd: no a norme che discriminano i minori all'ingresso: “Non si può superare il problema con la discrezionalità degli operatori”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2010 17:01
Musei più cari per giovani extracomunitari, anche a Firenze

Firenze 8 maggio 2010- Tre bimbi di una scolaresca di Vicenza “discriminati” alla biglietteria degli Uffizi. In Italia, nei musei statali, agevolazioni per l'ingresso delle scolaresche. Ma se l'alunno è nato nel nostro paese, senza cittadinanza italiana, deve pagare il biglietto intero. Secondo il PD di Firenze vengono applicate regole discriminatorie nei confronti di minori e giovani extracomunitari. Non serve essere residente in Italia, se sei un minore extracomunitario. In seguito alla mozione presentata dai consiglieri comunali del Pd Francesco Bonifazi, Francesca Chiavacci e Mirko Dormentoni, e all’intervista alla soprintendente Cristina Acidini comparsa oggi su ‘La Nazione’, il PD fiorentino ribadisce e rafforza la sua posizione sul decreto che stabilisce che le agevolazioni per l’ingresso ai musei statali siano riservate ai soli cittadini comunitari. “Il problema non riguarda la sola galleria degli Uffizi né tanto meno è frutto di una specifica volontà del Polo Museale fiorentino.

E non si può neppure fare all’italiana rimandando alla discrezionalità degli operatori dei musei il superamento di quella che è una norma nazionale sbagliata e razzista –affermano Bonifazi, Chiavacci e Dormentoni insieme al segretario cittadino del partito Alfredo Esposito– Chiediamo al ministro Bondi di modificare immediatamente il decreto 239/2006 del ministro Buttiglione. Le agevolazioni non possono essere differenziate sulla base della nazionalità; in nessun paese europeo esistono norme discriminatorie di questo tipo, basta dare uno sguardo ai tariffari dei principali musei delle capitali di Europa.

I beni culturali sono universali. Concordiamo con la soprintendente Acidini quando dice che occorre un adeguamento normativo capace di abbattere queste barriere”. Il decreto attualmente in vigore stabilisce l’ingresso gratuito per i minorenni e per gli over 65, a patto che siano cittadini dell’Unione Europea, e una riduzione del 50% per i ragazzi tra i 18 e i 25 anni e per i docenti delle scuole, sempre esclusivamente cittadini europei. “Abbiamo avuto conferma dalla senatrice Vittoria Franco – ha concluso Dormentoni – che il PD avvierà rapidamente un’iniziativa parlamentare per far modificare il decreto-vergogna e riportare l’Italia a livelli di civiltà nel garantire l’accesso ai propri beni culturali”. "Stringe il cuore l’immagine riportata sull’articolo de La Nazione -dichiara la Senatrice Vittoria Franco- E’ il frutto di una normativa che si dimostra sempre più ingiusta e inadeguata soprattutto perché sempre più sono i bambini non comunitari che nascono in Italia e frequentano la scuola italiana.

Occorre cambiare la normativa a livello nazionale e mi impegno da subito in parlamento per farlo con una interrogazione al ministro e nella formulazione di una legge che sia adeguata ai tempi e soprattutto senza discriminazioni di sorta. Non è una questione fiorentina, anzi, bene hanno fatto i consiglieri comunali Francesca Chiavacci e Mirko Dormentoni, supportati da tutto il gruppo del Partito Democratico, a sollevare la questione".

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