Un forte e urgente appello a tutti i parlamentari toscani, perchè ascoltino la voce dei sindaci e si impegnino a modificare la legge di bilancio “per la tutela dei Comuni e dei servizi essenziali ai cittadini”. E’ questo il contenuto della lettera inviata dalla presidente di Anci Toscana Susanna Cenni e del delegato alla Finanza Locale Filippo Vagnoli a deputati e senatori, in questi giorni impegnati all’esame della manovra alle Camere.
“Ci rivolgiamo a voi per esprimere una forte preoccupazione in merito ad alcune disposizioni contenute nella Legge di Bilancio 2025, che rischiano di compromettere ulteriormente l’equilibrio economico-finanziario dei Comuni e la loro capacità di garantire servizi fondamentali ai cittadini. Infatti, le norme che prevedono tagli (attraverso l’obbligo di accantonamento di cui all’art. 104 c.5) e il blocco del turn over con il limite del 75% di nuove assunzioni rispetto ai cessati (di cui all’110 c.9) rappresentano un duro colpo per gli enti locali, già fortemente provati dai vincoli imposti negli ultimi anni, in particolare durante il periodo del Patto di Stabilità. Tali vincoli hanno determinato un depauperamento delle risorse economiche e umane a disposizione, portando i Comuni ad operare in condizioni sempre più difficili, con margini di intervento estremamente ridotti”.
Nella lettera si ricorda che “gli enti locali hanno già contribuito in misura significativa al risanamento della finanza pubblica, sostenendo sacrifici che si sono tradotti in tagli ai bilanci e in una contrazione delle capacità operative. Oggi, l’introduzione di ulteriori restrizioni rischia di aggravare una situazione già critica, prospettando scenari drammatici per moltissimi Comuni, che potrebbero trovarsi costretti a ridurre servizi essenziali, quali scuole, servizi per l’infanzia e la famiglia, assistenza alle persone con disabilità e sostegno alle fasce deboli della popolazione, e compromettere la capacità amministrativa e operativa degli enti, a causa della progressiva riduzione del personale e dell’impossibilità di garantire un adeguato ricambio generazionale”.
Per Anci Toscana “è indispensabile che la Legge di Bilancio 2025 tenga conto della realtà in cui operano i nostri Comuni, riconoscendo il loro ruolo strategico nel garantire la coesione sociale e territoriale”. Chiediamo pertanto che venga eliminata la norma che prevede ulteriori tagli, per non penalizzare ulteriormente i Comuni e le comunità che essi rappresentano, e che venga rivisto il limite del 75% nelle assunzioni, consentendo un ricambio generazionale pieno che permetta agli enti di mantenere un livello minimo di operatività e competenza”.
Cenni e Vagnoli concludono con una speranza: “Confidiamo nella vostra sensibilità e attenzione verso le istanze dei Comuni, ben dettagliate nelle proposte di emendamenti Anci, poiché tali enti rappresentano il primo e più diretto livello di governo per i cittadini, e auspichiamo un intervento correttivo nel corso dell’iter parlamentare, per evitare il collasso dei servizi e delle funzioni essenziali che gli enti locali sono chiamati a garantire”.
Alessio Mantellassi, sindaco di Empoli e nel direttivo Anci Toscana, si associa alle richieste dell'associazione dei Comuni per evitare il ritorno all'austerity in ambito di assunzioni negli enti pubblici, con un turnover limitato al 75%. Ecco quanto afferma:"La volontà del governo Meloni di porre un blocco alle assunzioni per il 2025 imponendo un tetto di al 75% delle cessazioni è sbagliata. Questa scelta non ci consentirà di assumere di più per rafforzare la struttura e nemmeno di riassumere gli stessi dipendenti che vanno in pensione. Sarebbe un grave danno per l’efficienza dei servizi che colpirebbe anche la polizia municipale. Assumere più vigili già dal 2025 era una nostra intenzione. Mi unisco alla richiesta di Anci di ritirare questa scelta dalla bozza di manovra".
“L’eliminazione del blocco del turnover per i comuni, inizialmente previsto nel testo della legge di bilancio 2025, è una buona notizia che salutiamo con favore e per la quale dobbiamo ringraziare la Presidente Meloni, che ha ascoltato ed accolto le richieste dei tanti amministratori locali, ogni giorni impegnati sul campo a dar risposte alle esigenze più disparate delle proprie comunità -dichiarano i consiglieri di Fratelli d’Italia Angela Sirello, Matteo Chelli, Alessandro Draghi e Giovanni Gandolfo- Una scelta che dimostra attenzione e sensibilità alle istanze dei territori in una fase politica tutt’altro che semplice, frutto soprattutto di scelte economiche nefaste che hanno hanno depauperato la casse pubbliche. Nonostante ciò, oggi arriva una risposta importante che ci auguriamo anche la sindaca di Firenze possa riconoscere senza strumentalizzazioni di sorta”.