Firenze, 6.11.2023– Firmata dal presidente della Regione Toscana e Commissario per l’emergenza alluvione Eugenio Giani un’ordinanza per lo smaltimento di rifiuti speciali e spurghi.
“La questione dei rifiuti sarà il tema centrale delle prossime ore - ha spiegato Giani -. Oggi il meccanismo istintivo per le persone è quello di depositare i rifiuti davanti a casa, ma in realtà i cumuli stanno creando un restringimento degli assi stradali e di conseguenza difficoltà di circolazione che si riflettono anche a distanza di chilometri”.
“Con questa ordinanza - ha detto il presidente - disponiamo di creare ulteriori aree di stoccaggio, almeno una in ogni Comune, nelle quali i rifiuti potranno restare fino a quando saranno smaltiti, negli impianti della nostra Regione ma anche in impianti messi a disposizione dalla generosità e dalla solidarietà delle altre Regioni”. “Dunque – riepiloga il presidente – avremo a disposizione sia le isole ecologiche di Alia, sia queste aree di stoccaggio provvisorio individuate dai Comuni”.
Con l’ordinanza n. 4 del 3 novembre la Regione aveva chiesto ai Comuni di individuare aree di primo stoccaggio, funzionali per semplificare e accelerare l’attività del gestore del servizio di raccolta.
Oggi, con il nuovo provvedimento, si chiede, invece, alle amministrazioni di indicare aree per i fanghi palabili e viene inoltre avviata la ricerca di ulteriori aree di stoccaggio di più grandi dimensioni, situate fuori dai centri abitati, dove i rifiuti potranno restare fino al loro avvio allo smaltimento finale.
“Anche per quanto riguarda gli spurghi – avvisa Giani – stiamo lavorando per evitare fenomeni di cartello e speculazioni. Stiamo assistendo alla richiesta di cifre esageratamente fuori mercato per offrire questo tipo di servizio, dunque con la nuova ordinanza ho disposto che sia il gestore del servizio idrico, quindi Publiacqua, a coordinare l’attività, contrattualizzare e gestire il rapporto con gli spurghisti”.
“Sappiamo che i cittadini esasperati hanno iniziato a chiamare ditte private per liberare dall’acqua e dal fango le loro abitazioni - ha detto l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni - e purtroppo, in mezzo a tanti che stanno dando una mano, c’è anche chi ha provato ad approfittarsi della situazione chiedendo cifre assolutamente spropositate. Stiamo lavorando con Puliacqua, che è l’unico soggetto che vi invitiamo a contattare per questo tipo di operazioni. Saranno loro a mandare operatori per la rimozione di fango e acqua dagli interrati e i cittadini non dovranno pagare questo intervento. A breve sarà attivato un numero verde”.
L’ordinanza stabilisce il modo in cui saranno gestite quattro tipologie di rifiuti post alluvione:
Sedimenti (fanghi acquosi): saranno gestiti direttamente da Publiacqua tramite la contrattualizzazione ed il coordinamento degli spurghisti. Se si tratta di acque non contaminate potranno essere reimmessi nelle fognature, dove possibile, oppure direttamente in alveo (dopo aver avuto il via libera dell’Autorità idraulica e del Comune). Se si tratta di acque visivamente contaminate verranno trattate come rifiuti e gestiti negli impianti autorizzati.
Fanghi palabili: se provenienti da civili abitazioni, edifici pubblici e aree industriali dovranno essere posizionati in aree individuate dai Comuni e lì saranno gestiti come rifiuti urbani. Se invece provengono dal ripristino dei corsi d’acqua e dal ripristino delle infrastrutture viarie, se visivamente non appaiono misti ad altri materiali, potranno essere trattati come terre di scavo.
Rifiuti urbani: viene consentito a tutte le discariche della Toscana di accogliere i rifiuti provenienti dalle aree alluvionate derogando ai quantitativi giornalieri e annuali autorizzati. E’ inoltre stabilita la priorità nello smaltimento dei rifiuti urbani delle aree alluvionate.
Rifiuti speciali alluvionati: consentita una deroga ai codici identificativi dei rifiuti per semplificare il conferimento i discarica, in modo che tutte le discariche autorizzate a gestire rifiuti speciali possano gestire i rifiuti speciali alluvionati.
Coloro che non avessero ancora fornito a Publiacqua il proprio numero di cellulare per gestire le emergenze, lo possono comunicare tramite la form presente sul sito di Publiacqua alla pagina Ti chiamiamo noi.
Il gestore idrico dell’area metropolitana fiorentina e delle province di Prato e Pistoia è al momento presente con circa 30 autobotti nelle zone critiche per garantire l’approvvigionamento dell’acqua, mentre con un suo qualificato dipendente sta seguendo ininterrottamente le operazioni di soccorso e ripristino dei servizi dalla sala operativa della Protezione Civile Regionale. Sono circa un centinaio gli uomini di Publiacqua stanziati nelle zone alluvionate e al lavoro per riportare gradualmente alla normalità il servizio idropotabile, mentre si lavora da subito anche a interventi di ripristino strutturali.Con un affidamento diretto, giustificato dall’estrema urgenza, sono infatti iniziati i lavori per la realizzazione del sottopasso del Bisenzio, consistenti nella realizzazione di uno scatolare all’interno del quale posizionare una tubazione dell’acquedotto, in sostituzione del preesistente distrutto dalla piena del Bisenzio.
Un intervento urgente e fondamentale per alimentare la frazione Santa Lucia di Prato, tra le più colpite dal tragico evento meteorologico, e dove nella notte è stato temporaneamente realizzato un impianto di pompaggio dall’acquedotto centrale a Prato per non lasciare i residenti senza acqua.
Realizzato l’impianto è stato necessario attivare gli spurghi della rete, spurghi che sono continuati durante tutta la mattinata per consentire la corretta alimentazione. Nel primo pomeriggio si registravano ancora alcuni condomini dove la pressione non era sufficiente a garantire la corretta alimentazione. Per garantire maggiore pressione nella zona sono in corso operazioni ulteriori per ripristinare alcune fonti normalmente disponibili nell’area e che sono state impattate dagli eventi meteo estremi. Persistono alcune problematiche puntuali in alcune frazioni dei Comuni di Carmignano e Quarrata per alti consumi.
Risolta solo parzialmente invece la situazione di Gamberame grazie al riempimento del serbatoio con autobotti e sono in corso le verifiche per individuare soluzioni strutturali. In sofferenza tuttora la frazione di Arancini (Quarrata) per la quale nella giornata di domani Publiacqua provvederà a stendere una tubazione volante per ripristinare il servizio.
“È un momento di grave emergenza, ma Publiacqua sta facendo tutto quanto il possibile per ridurre al minimo i disagi - dichiara il presidente Nicola Perini - Gli operai e i tecnici sparsi sul territorio, che da venerdì hanno effettuato circa 400 interventi su chiamate a cui vanno aggiunti i lavori programmati, garantiscono la massima professionalità per uscire da questa situazione di crisi, e riportare alla normalità la vita di tutti i cittadini colpiti da questa catastrofe. Tra l’altro, in accordo con i Comuni abbiamo avviato le attività di pulizia delle caditoie nelle strade impattate dall’alluvione”.
Sono state infatti messe a disposizione, da parte di Publiacqua, 6 squadre per la realizzazione di interventi urgenti per la pulizia delle caditoie stradale. Conclusi gli interventi svolti nel fine settimana e nella notte di lunedì per superare le aree di criticità sul territorio, Publiacqua ha attivato le operazioni per garantire la pulizia delle griglie stradali, nelle strade del territorio al fine di ridurre il rischio di allagamenti stradali in caso di piogge.