Firenze, 23 settembre- Il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale per garantire un tempestivo intervento e il superamento delle criticità nei territori di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio duramente colpiti dall’ondata del maltempo che si è verificata anche in Toscana il 18 e il 19 settembre. E’ quanto chiede il presidente Eugenio Giani che ha appena inviato una lettera al ministro per la Protezione civile Nello Musumeci argomentando nel dettaglio le motivazione che portano alla richiesta dello stato di emergenza.
Giani già domenica, a fronte del grave impatto sul territorio, ed in considerazione degli isolamenti registrati, aveva avviato la procedura per la dichiarazione dello stato di emergenza regionale, con la lettera inviata oggi entra nel dettaglio e coinvolge direttamente il Governo.
“Da una prima ricognizione – spiega il presidente Giani- a cura del settore Protezione civile si evince una stima provvisoria per l’attuazione dei primi interventi urgenti pari a circa 5 milioni di euro rispetto alla quale mi riservo – spiega ancora Giani- di trasmettere al più presto una ulteriore e più aggiornata quantificazione delle spese sostenute e delle risorse occorrenti sia in relazione alle misure poste in essere che per quelle da attivare rispetto al contesto emergenziale”.
Giani nella lettera sottolinea gli effetti del maltempo nelle aree colpite: la compromissione di gran parte della viabilità, sia quella provinciale che comunale, con conseguente isolamento di alcune frazioni (Lutirano, Grisigliano), nonché la compromissione della rete elettrica e l'evacuazione, per motivi strutturali, di alcuni nuclei familiari dalla propria abitazione.
L’evento infatti ha comportato sostanziamene dissesti di versante anche di grandi dimensioni e profondi, aggravati da fenomeni di ruscellamento e colate detritiche coinvolgendo in particolare i versanti romagnoli della Provincia di Firenze corrispondenti all'Alto Mugello che afferiscono alla parte alta dei bacini idrografici dei torrenti Lamone, Senio e Santerno.
"Non c'è tempo da perdere, tanto meno in polemiche ideologiche, bisogna attivarsi urgentemente per il ripristino dei collegamenti interrotti nei territori alluvionati, come nel caso delle tratte tra Marradi e Brisighella. Per questo, subito stamani, abbiamo chiesto alle autorità competenti di attivarsi per inviare il Genio Militare, indispensabile grazie ai suoi mezzi e alle sue competenze per il ripristino dei collegamenti. Solo quando questa fase sarà terminata faremo una seria analisi su come cambiare strategia di contrasto e prevenzione al rischio idrogeologico visto che fino ad oggi non ha funzionato" affermano, in una nota congiunta, l'On. Erica Mazzetti, responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di Forza Italia, e l'On. Rosaria Tassinari, coordinatore regionale.
“Con la buona notizia dello stanziamento di oltre un miliardo di euro dal Fondo di solidarietà dell'Unione Europea a sostegno di vari Paesi colpiti da catastrofi naturali, tra cui la Toscana, è giunto il momento che Giani e Monni smettano di lamentarsi e di usare la campagna elettorale come scusa. È inaccettabile che, di fronte a questa opportunità, continuino a focalizzarsi su critiche sterili anziché pensare a come investire questi fondi sul territorio. La gente ha bisogno di azioni concrete, non di parole vuote. Se finora hanno fallito nel capitalizzare i fondi disponibili, ora non possono permettersi di perdere altro tempo. La comunità toscana merita risultati tangibili e una risposta decisiva ai propri bisogni” dichiara Francesco Torselli, deputato europeo di FdI-ECR.
“È fondamentale che la Toscana non perda questa occasione e utilizzi i 67,81 milioni assegnati in modo strategico e tempestivo. Le nostre comunità, già provate dalle alluvioni, non possono permettersi ulteriori ritardi. Giani e Monni devono dimostrare responsabilità, abbandonando la retorica politica e dedicandosi alla ricostruzione. Gli aiuti europei sono una boccata d’ossigeno, ma senza un piano d’azione chiaro rischiamo di lasciare i nostri cittadini ancora in difficoltà. La Toscana ha bisogno di fatti, non di promesse”, conclude Torselli.
"Nel corso della seduta della Commissione d'inchiesta sugli eventi alluvionali dell'Ottobre e Novembre 2023 in Toscana, stamani, si è svolta l'audizione del responsabile del Settore protezione civile regionale. Il quale, con grande professionalità, ha sollevato un problema che dovrebbe far riflettere tutto il mondo politico, e non solo gli addetti ai lavori: ha infatti affermato che, lo scorso anno, visti gli eventi atmosferici a posteriori, si sarebbe dovuta emettere l'allerta rossa ma, secondo i criteri previsti dalla delibera regionale, è stata emessa l'allerta arancione. Dovesse succedere lo stesso evento meteo del 2023, l'allerta meteo sarebbe nuovamente arancione. Perché in un anno non è stato fatto ancora nulla? È evidente, oltretutto, che è arrivato il momento che la Regione riveda e cambi i criteri per i codici di allerta meteo". Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
"Quello dei codici di allerta meteo - sottolinea Stella - è uno dei tanti problemi che ci troviamo ad affrontare quando si parla di alluvioni ed esondazioni. Tra questi, senza dubbio, spicca la mancata pulizia dei tombini da terra, foglie e detriti. Tutti i Comuni hanno contratti d'appalto con aziende che prevedono pulizia e lavaggio delle caditoie, bocche di lupo, griglie stradali nello stato in cui si trovano, attraverso l'utilizzo di adeguate attrezzature, nonché la rimozione, il trasporto e lo smaltimento dei sedimenti, comprensivo della pulizia del fognolo fino alla fognatura comunale. Eppure, in tutti territori in cui si sono verificati gli allagamenti lo scorso anno e quest'anno, le fogne erano ancora ostruite di foglie e detriti".