Per la terza volta in 16 mesi l'alluvione ha devastato alcune zone della Romagna. Distese d’acqua che coprono i campi agricoli e lambiscono le case che costeggiano la strada. Silenzio e un paesaggio innaturale riempiono di angoscia i volontari del fango.
A Faenza, alluvionata per la terza volta, tante attività devono finire di pagare i lavori realizzati poco tempo fa a seguito delle precedenti alluvioni. Si parla di nuovo di migliaia euro di danni e di strutture è fortemente danneggiate. Le attività erano appena ripartite dopo i danni precedenti. Alcuni avevano appena riaperto ed è arrivata la mazzata. Sembra di essere tornati indietro di 16 mesi: porte e finestre sfondate e all'interno infissi e pareti in cartongesso divelti.
Il Consorzio Spurghisti Associati ancora una volta a fianco delle popolazioni alluvionate. E proprio come successo poco più di un anno fa si è mobilitato per aiutare il territorio di Faenza a superare l'emergenza di acqua e fango. A partire in direzione Emilia Romagna sono state la ‘Durgoni Peppino e Figli’ di Massimo e Roberto Durgoni, e lo Spurgo 2001 di Francesco Durgoni. In totale sono tre i mezzi e una decina di uomini quelli messi a disposizione del Comune di Faenza per le operazioni di ripulitura di strade, cantine e piani terra delle abitazioni.La partenza in direzione Faenza c'è stata ieri mattina a seguito di un contatto fra il presidente del Csa, Massimo Durgoni, e i rappresentanti del comune alluvionato. Gli spurghisti una volta sul posto si sono messi a disposizione della macchina comunale, coordinata dalla dirigente ai lavori pubblici Patrizia Barchi.
“Il Consorzio c'è sempre per aiutare le popolazioni in difficoltà – spiega Durgoni -. Ci siamo mobilitati l'anno scorso per l'Emilia Romagna e abbiamo fatto lo stesso nel novembre 2023 per Prato e Campi Bisenzio. Adesso, appena abbiamo visto le immagini della nuova alluvione in Emilia Romagna, abbiamo subito preso contatto con l'amministrazione comunale e la protezione civile per metterci a disposizione dei territori”.
Ricordiamo che già nel giugno 2023 Massimo Durgoni era stato messo alla guida del coordinamento degli spurgo su scala nazionale per conto della protezione civile sul territorio di Faenza. E adesso assieme agli altri soci del Csa si è di nuovo mobilitato. Da Durgoni arriva un appello anche a tutti gli spurghisti d'Italia.
“Chi volesse venire a darci mano in questa alluvione è pregato di chiamare il Comune di Faenza – commenta -. Noi siamo tutti qua per dare una mano concreta alla popolazione residente. Quindi se qualcuno riesce a mettersi una mano sul cuore e a passare anche un solo giorno di volontariato qui in Emilia Romagna non sarebbe affatto male. Uniamoci tutti quanti assieme per dare l'esempio più bello”.