Accordo Regione-Anci per lo sviluppo delle aree interne

FdI: "Il Pd parla di Toscana diffusa, ma a Marradi c'è solo un medico di base dei quattro previsti per legge"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2024 15:18
Accordo Regione-Anci per lo sviluppo delle aree interne

Firenze, 8 novembre 2024 - Si rinnova la collaborazione sulle aree interne tra Regione Toscana e Anci Toscana, che hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per il progetto “Supporto alla definizione delle Strategie territoriali in aree interne del ciclo di programmazione 2021-2027".

“Si tratta – spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani – delle azioni finalizzate all’implementazione e allo sviluppo delle politiche per la montagna e per le aree interne. Vogliamo promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo a livello locale, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree diverse da quelle urbane. E’ la Toscana diffusa che intendiamo promuovere e sviluppare”.

Con l’addendum allegato alla delibera approvata dalla Giunta regionale, si aggiorna il protocollo sottoscritto nel luglio del 2022 e se ne proroga la validità di fino al 28 luglio 2025.

“Siamo molto soddisfatti di questo accordo - sottolinea la presidente di Anci Toscana Susanna Cenni - che ci permette di continuare ad affiancare e sostenere i 115 Comuni delle sei aree interne toscane anche dopo la scadenza regionale per le domande di finanziamento dei progetti e l'approvazione delle strategie definitive. E’ stato per noi un lavoro molto importante, complesso e impegnativo, che ora potrà continuare per valorizzare questi territori, migliorare i servizi e combattere lo spopolamento. Un percorso che vogliamo continuare anche coinvolgendo gli stakeholders locali”.

“Vogliamo riequilibrare – aggiunge la vicepresidente e assessore alle politiche per la montagna e le aree interne, Stefania Saccardi - sul piano demografico quei territori, prevalentemente montani e rurali, caratterizzati da fenomeni di spopolamento e distanti dai centri urbani, classificati come “aree interne”, facendo leva sul miglioramento dei servizi essenziali come l’istruzione, la salute e la mobilità e sulla creazione di nuove opportunità di lavoro. Intendiamo insomma valorizzare le potenzialità presenti in questi territori e contrastare il fenomeno dello spopolamento”.

Tra le azioni previste dall’addendum figurano il rafforzamento della rete locale finalizzata ad agevolare l’accesso ai bandi Fesr, Fse e Feasr della nuova programmazione, soprattutto per le imprese, attraverso la progettazione e sperimentazione di uno sportello itinerante appoggiato a uffici territoriali come le Unioni dei comuni, le Associazioni di categoria e i Comuni.

Un apposito ufficio fungerà anche da supporto per la raccolta delle esigenze locali e l’organizzazione e promozione di eventi locali. L’azione prevede due fasi: una prima di progettazione partecipata delle caratteristiche e delle modalità di attivazione dello sportello itinerante ed una seconda di sperimentazione e consolidamento dello stesso.

Le risorse per la realizzazione delle attività previste dall’Accordo sono pari a 275.000 euro. Di questi 250.000 sono a carico della Regione Toscana e 25.000 a carico di Anci.

“Il Pd, invece di pensare alle elezioni americane o ai massimi sistemi, dovrebbe prestare maggiore attenzione ai nostri territori. L'esempio di Marradi è davvero emblematico. Mentre si discute tanto di politiche sulle aree interne, addirittura in questa consiliatura abbiamo avuto una commissione dedicata che, tra l'altro, non ha fatto altro che partorire meri atti di indirizzo, senza mai recarsi fisicamente in un comune montano. E questa è l'ironia di tutto. Mentre si ragiona della Toscana diffusa, mentre su questo tema si spendono fiumi di inchiostro e pagine di teorie, la verità è che purtroppo i presidi sanitari nei territori più svantaggiati continuano a diminuire.

Purtroppo, oltre ai presidi, anche la presenza di medici scarseggia. I cittadini che vivono a Marradi sono costretti a subire, quotidianamente, i disagi di questa situazione. I numeri raccontano meglio di mille parole questa grottesca realtà: tra Marradi e Palazzuolo sul Serio gli over 65 sono in una forbice del 36-38% e quindi, per legge, sono necessari quattro medici di base. A breve uno dei due medici di base andrà in pensione quindi ne rimarrà solo uno, a fronte dei quattro previsti per legge.

Che vuol fare il Pd? Sarà presentata un'interrogazione in Regione, per capire come la sinistra voglia muoversi. Non è possibile pensare che un tema del genere finisca nel dimenticatoio. Per anni sono state fatte promesse, come quella dell’amministrazione comunale relativa all’arrivo di un terzo medico di base. Come se non bastasse, il progetto del polo sanitario San Francesco langue dal 2018 e manca anche il pediatra in entrambi i comuni” Così Elisa Tozzi, consigliere regionale, Stefano Benedettini, consigliere comunale di Marradi e Fabio Gurioli, presidente del circolo Fdi di Marradi.

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