Tre arazzi raffiguranti le storie di Giuseppe ebreo in mostra in Sala d’Arme

Fino al 10 gennaio con il seguente orario: dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19 e il giovedì fino alle 14

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2009 20:08
Tre arazzi raffiguranti le storie di Giuseppe ebreo in mostra in Sala d’Arme

Dopo 25 anni di restauro i dieci arazzi raffiguranti le storie di Giuseppe ebreo, commissionati nel 1546 dal Granduca Cosimo I dei Medici per impreziosire le pareti della sala del Consiglio comunale di Palazzo Vecchio, sono tornati all’antico splendore. Tre dei dieci arazzi restaurati possono essere ammirati in Sala D’Arme fino al 10 gennaio con il seguente orario: dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19 e il giovedì fino alle 14. Il 26 dicembre e il 6 gennaio l’orario di apertura al pubblico sarà dalle 9 alle 14. La Sala d’Arme resterà chiusa il giorno di Natale e il 1° gennaio.

L’ingresso è gratuito. Il restauro, interamente finanziato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è stato realizzato dal Laboratorio di restauro arazzi dell’Opificio delle pietre dure, ubicato nella Sala delle Bandiere, all’altezza del camminamento di ronda di Palazzo Vecchio. I dieci arazzi fanno parte di una serie di venti pezzi tutt’ora completa, ma divisa: dieci sono a Firenze, mentre l’altra metà si trova a Roma presso il Palazzo del Quirinale, dove venne trasferita nel 1887. Le storie di Giuseppe ebreo rappresentano il momento più alto della produzione arazziera medicea per le firme dei pittori che hanno realizzato i cartoni (Agnolo Bronzino, artista prediletto della corte, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati) e per la straordinaria abilità e perizia tecnica dei migliori arazzieri che operavano in Italia in quel tempo: Nicola Karcher e Giovanni Rost furono letteralmente “rubati” da Cosimo I alle corti dei Gonzaga a Mantova e degli Estensi a Ferrara, per poter impiantare un’arazzeria di grande prestigio a Firenze.

(fp)

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