Filo di Artemisia: il primo premio del concorso di poesia a una bambina di 6 anni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2009 14:32
Filo di Artemisia: il primo premio del concorso di poesia a una bambina di 6 anni

Firenze – Laura ha 6 anni e frequenta la prima elemetare alla Vittorio Veneto di Firenze. Insieme al papà Roberto del Fava, custode all’Accademia delle Arti e del Disegno, ha vinto il primo dei tre premi del concorso di poesia Il Filo di Artemisia, una delle più curiose iniziative collaterali che la Fondazione Strozzi ha dedicato alle famiglie nel contesto della mostra Caterina e Maria de’ Medici. I tre vincitori sono stati proclamati stamani dalla giuria presieduta dal noto scrittore per bambini Roberto Piumini, autore delle didascalie in versi e degli indovinelli che segnano il percorso dell’esposizione.

Un podio tutto fiorentino. Al secondo posto Alberto Marrano, 10 anni. Al terzo una signora sessantaduenne di Signa, Mirella Mazzoni. Vincono rispettivamente una Valigia della Regina (marchio Bisonte) con tutti i gadget della mostra, e una bottiglia di champagne avvolta nel Mantello della regina. Per la piccola Laura, invece, un sontuoso weekend a Parigi (volo e hotel) insieme al padre e a mamma Giancarla, per visitare, oltre alla città, le celebri manifatture Gobelins dove agli inizi del Seicento, per volere del re Enrico IV in onore della neo consorte Maria de’ Medici, furono tessuti i monumentali arazzi di Artemisia, cuore della mostra.

Questi i versi di Laura, abbelliti dalla sua calligrafia di bambina, che hanno determinato il giudizio della giuria. “La filastrocca è un arazzo / tessuto con parole e frasi / in modo, a volte, un po’ pazzo / e altre, da narrare dei casi. / L’arazzo è una filastrocca / che racconta o canta qualcosa, / che orna, incanta e ci tocca / con le sue figure in posa.” A spiegare il senso, la voce Filostrocca tratta dal dizionario Garzanti, che appunto ne ricorda l’etimologia composta (da filo e da strocco, come un tempo era chiamato il filo di seta).

“Ovviamente l’abbiamo scritta insieme”, ricorda il padre, “A Laura la mostra era piaciuta molto. Abbiamo risolto tutti gli indovinelli e la sera, dopo cena, abbiamo lavorato sui versi seguendo l’idea suggerita dalla Garzanti, ovvero che se l’arazzo è una specie di filastrocca, la parola filastrocca contiene l’idea dell’arazzo. Ci siamo molto divertiti e ancora di più ci divertiremo insieme a Parigi. Ne’ io ne’ Laura ci siamo mai stati. Credo che andremo in primavera”. La Giuria ha assegnato anche tre menzioni d’onore: a Federico Scarpelli e Guido Pampaloni (entrambi di Firenze) e a Eleonora Santucci di Avezzano.

“Volevamo stimolare creativamente i gruppi familiari, adulti e bambini, genitori e figli”, ricorda James Bradburne, direttore della Fondazione Strozzi, ideatore dell’iniziativa, “A giudicare dai numerosissimi contributi che ci sono arrivati, l’idea e piaciuta molto e organizzeremo qualcosa di analogo anche per la mostra di Galileo in programma dal 13 marzo”. L’incarico di scrivere le speciali didascalie di Galileo, mostra anch’essa promossa e prodotta dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è stato già assegnato a un celebre scrittore per l’infanzia, il ceco Peter Sis, di cui sarà pubblicato in italiano The Starry Messenger, un suo best seller astronautico del 1997.

Per l’ultimo giorno di Donne al Potere ai bambini sono intanto dedicati i tradizionali laboratori della domenica e la Domenica Viola in collaborazione con la Fiorentina calcio. Info e prenotazioni: Sigma CSC, 055.2469600, prenotazioni@cscsigma.it.

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