Successo a Volterra per la mostra nelle sale di Palazzo dei Priori, il più antico palazzo comunale della Toscana [nella foto di Miriam Curatolo], di cui quest’anno ricorre l’ottavo centenario della fondazione. La mostra presenta sino all’8 novembre 2009 settanta opere di Pieter de Witte, oltre a opere di artisti coevi, disegni, sculture e arazzi, provenienti dai maggiori musei e collezioni d’Europa. Artista fiammingo, disegnatore e pittore dallo stile personalissimo, fondato su una tavolozza e un uso della tecnica ad olio incandescenti, Pieter De Witte, dal nome italianizzato in Pietro Candido, nasce a Brugge-Bruges intorno al 1548.
Quattro anni dopo si trasferisce con la famiglia a Firenze, con il padre Pietro di Elia, arazziere. A Firenze conduce il suo apprendistato sotto la protezione dello scultore Giambologna. Entrato a far parte dell'Accademia del Disegno nel 1576, soggiorna per qualche tempo a Volterra dove dipinge tre grandi pale d'altare, una per la Cattedrale (La città di Volterra presentata alla Vergine dai Santi protettori – 1578) e due, negli anni ottanta, per la Badia di San Giusto e Clemente (l'Adorazione dei Pastori – 1580 – ed il Compianto su Cristo morto – 1585) su commissione di notabili locali.
Dal 1586 è a Monaco di Baviera, dove trascorre quarantadue anni, dapprima al servizio di Guglielmo V e poi al servizio di Massimiliano I. La mostra, nelle tre sezioni dedicate al periodo fiorentino, volterrano e tedesco, è un'occasione per presentare le tappe salienti dell'intera produzione del pittore fiammingo, artista multietnico e vagabondo nell'Europa del Rinascimento, fiammingo di nascita, fiorentino di formazione ed europeo d'adozione. E' in questa modernità del modello espressivo e nel tessere la trama internazionale della carriera di De Witte, che gli organizzatori della mostra esprimono una visione d'eccellenza per la proposta culturale.
Nell'era della globalizzazione il nostro enorme patrimonio può essere valorizzato solo comunicandolo nelle sue connessioni internazionali, che superando i vecchi confini nazionali ritrovano le strade antiche delle relazioni tra i popoli. E' questa una risorsa vincente che interconnette i percorsi della comunicazione con le vie del turismo, elemento chiave del territorio toscano. La mostra è tra l'altro il frutto di uno sforzo corale della comunità locale, a partire dal Comune di Volterra, la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, la Soprintendenza per le province di Pisa e Livorno, la Provincia di Pisa, in collaborazione con il Consorzio Turistico Volterra Valdicecina Valdera, la Diocesi di Volterra, e con il patrocinio della Regione Toscana. La mostra è visibile tutti i giorni con orario continuato.
Sino al 30 settembre: dalle ore 10.30 alle 18.30; dal 1 ottobre all’8 novembre: dalle ore 9.30 alle 17.00. Ingresso: intero: € 8; ridotti: € 5; scuole: € 2; famiglia: € 16. Il biglietto della mostra dà diritto all’ingresso gratuito alla Pinacoteca Civica e acquistare il biglietto ridotto per il Museo Etrusco Guarnacci e il Museo di Arte Sacra. di Nicola Novelli