E' composta da 19 persone la nuova Presidenza di Legacoop Toscana, eletta stamani a Firenze al termine della riunione della Direzione regionale. “La nostra scelta è andata nella direzione di confermare all’interno della Presidenza la maggioranza di cooperative. Si tratta di una innovazione che contraddistingue la Toscana a livello nazionale e che in questi anni ci ha dato molto in termini di capacità di stare maggiormente in sintonia con il mondo del lavoro e delle imprese – spiega Stefano Bassi, presidente di Legacoop Toscana -.
Abbiamo anche deciso di avere come invitata permamente nella Presidenza la presidente della Commissione Pari Opportunità di Legacoop, e di dare una maggiore articolazione che fotografi le dimensioni delle cooperative. Al nostro interno è presente una varietà di dimensioni, con coperative grandi, medie e piccole che hanno bisogni, modalità di gestione e governance e domande diverse. Nella composizione della presidenza abbiamo cercato di dar traccia di questa articolazione. Infine abbiamo inteso rappresentare quanto più possibile il territorio della Toscana”. La Presidenza di Legacoop Toscana è dunque composta da 13 rappresentanti i cooperativa e 6 appresentanti di strutture associative, più un invitato permanente.
Si tratta di: Stefano Bassi (presidente Legacoop Toscana), Giulio Bani (vicepresidente Legacoop Toscana), Turiddo Campaini (Unicoop Firenze), Marco Lami (Coop Tirreno), Giorgio Raggi (Coop Centro Italia), Renato Campinoti (Associazione Produzione e Lavoro), Luigi Minischetti (Consorzio Etruria), Susanna Bianchi (Coop Archeologia), Mauro Fabbrini (Coop Comea), Roberto Franci (Conad), Adolfo Moni (Associazione Abitazione), Stefano Tossani (Coop Unica), Roberto Negrini (Associazione Agricole), Giuseppe Zanieri (Associazione dei Servizi), Angelo Migliarini (responsabile cooperative sociali), Fabrizio Frizzi (presidente Cooplat), Ilaria Rossetti (Coop Aplysia), Daniela Vianelli (Coop Itinera), Alfonso Cavezzini (Coop Amiata). “Fra i temi sui quali saremo chiamati a lavorare nelle prossime settimane – conclude Stefano Bassi – c’è il ruolo della cooperazione toscana a livello nazionale e quale contributo il nostro movimento può e intende dare per il rilanco della Toscana, alle prese con una crisi profonda.
In questo senso dovremo sforzarci di sviluppare il tema della intersettorialità, moltiplicando le alleanze e le occasioni di collaborazione fra diverse esperienze imprenditoriali, cooperative e non”.