Appuntamento a lunedì prossimo per l’approvazione definitiva del documento che prevede un’indagine interna alla commissione urbanistica ex art 28 del regolamento del Consiglio comunale, per acquisizione di notizie, informazioni finalizzate alla trasparenza degli iter amministrativi di alcune categorie di atti in materia di urbanistica e di edilizia. Lo ha deciso la commissione urbanistica che stamani si è riunita per esaminare la bozza di documento predisposta dalla presidente Elisabetta Meucci (Pd) e dal vice presidente Giovanni Galli (PdL) in seguito all’inchiesta in corso sui cantieri a Firenze. “Abbiamo raccolto – ha detto la presidente Meucci – le osservazioni presentate oggi dai consiglieri al fine di tenerne conto nel documento finale”.
L’obiettivo è quello di trovare ogni possibile mezzo utile ad assicurare la piena trasparenza dell’azione del Comune in materia di urbanistica-edilizia tramite un controllo puntuale su alcune categorie di atti e che potrebbe rivelarsi importante anche in vista dell’elaborazione dei nuovi strumenti urbanistici. (lb) E il Pdl torna sul Consiglio comunale di lunedì scorso "La repentina uscita di scena del sindaco dal Consiglio comunale di lunedì 2 novembre è stata quanto mai inopportuna e foriera del brutto.
Altro che la tanto decantata ricerca della bellezza". Lo ha detto il consigliere Massimo Sabatini (PdL). "Si è solo affacciato in un'assemblea che, annunciatasi calda, pretendeva la sua continua presenza – ha aggiunto l’esponente del centrodestra - gli impegni relazionali poteva gestirli in altro modo e mi auguro che d'ora in poi il suo staff eviti i lunedì pomeriggio: può far tardi con tutti ma non con la voglia di chiarimento da parte della città. Si è curato di condannare l'uso dei nomi e cognomi senza accorgersi che nel suo stesso discorso ha fatto altri nomi e cognomi, impedendo poi agli stessi il diritto di replica".
"Rifiutando poi il nostro invito a tornare e lasciando solo l'eco del suo discorso, con ben poca apertura e tanta chiusura – ha proseguito Sabatini - ha scatenato il peggio nell'assemblea con discorsi retrogradi e ben lontani dall'attualità fiorentina. Col culmine nelle affermazioni del presidente del consiglio comunale, che ha definito ‘fruttosa’ una giornata a senso unico. In sintesi: la critica politica alla cecità del partito su fatti gravi non si fa, il dibattito sul tema neppure lo accetto e ci piace parecchio far tutto da soli.
E' forse questo il pd-pd tanto ricercato dal sindaco? E' questa la logica a viso aperto? Piacerà a pochi, anche tra i suoi elettori; che dopo il non rispetto dei cento punti hanno adesso un altro spunto di ripensamento". "Cercava un ‘partito democratico per davvero’ – ha concluso il consigliere del PdL - è invece trova un partito che guidando col joystick il dibattito democratico lo rende antidemocratico. Questo pd-pd mi sembra un partito democratico più debole che mostrandosi in queste fattezze continuerà a perdere consensi".
(fn)