“La commissione urbanistica di oggi non ha adeguatamente risposto al bisogno di trasparenza che ha la città”. E' il commento di Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracittà, in merito alla decisione di avviare un percorso per l'istituzione di una indagine di commissione. “Noi vogliamo che si istituisca una vera e propria commissione d'indagine sugli atti in cui sono coinvolte le persone indagate – ha spiegato De Zordo – prevista dall'articolo 32 del regolamento comunale 'per accertare la regolarità e la correttezza di determinate attività amministrative comunali'.
L'avevamo già chiesta dopo l'inchiesta su Castello ma la giunta Domenici l'aveva bocciata. Non si capisce il motivo per cui adesso non si debba fare. Non si tratta – ha precisato la capogruppo di perUltracittà –, ovviamente, di sostituirci alla magistratura, ma soltanto di fare chiarezza sugli atti amministrativi del Comune per capire quali di questi vadano subito bloccati. La decisione della commissione di oggi – ha concluso De Zordo – è deludente di fronte alla gravità dei fatti accaduti in questi giorni”. La capogruppo di perUnaltracittà, dopo aver chiesto verifiche su varianti e piani di recupero, ha presentato oggi un'interrogazione urgente per chiedere l’elenco completo dei permessi a costruire riconducibili allo studio Quadra srl e ai suoi amministratori e soci. "In queste situazioni non ci sono né vincitori né vinti, mentre sembra che qualcuno si voglia prendere il merito di qualcosa".
Lo ha detto il capogruppo di Sinistra per Firenze Eros Cruccolini, anche lui presente stamani in commissioni urbanistica. "Come Sinistra per Firenze - ha detto Cruccolini - abbiamo contribuito perché da questa esperienza negativa si possa fare chiarezza e aprire un percorso che porti alla massima trasparenza. Dobbiamo prendere le delibere e gli atti che sono stati approvati in consiglio e dobbiamo approfondire gli aspetti che riguardano norme che sono state in qualche modo trasgredite e rivederle in maniera tale che successivamente tutto ciò non possa accadere più".
"Quando accaduto - ha concluso - può succedere in amministrazioni di destra e di sinistra e continuiamo ad insistere che ciò non ha niente a che vedere con il Piano Strutturale che sarà oggetto del dibattito politico nelle prossime settimane ribadendo che la sinistra a suo tempo ha lavorato affinché il Piano strutturale nella passata legislatura non fosse approvato". “Leonardo Domenici, che amministrato la città negli ultimi dieci anni, non può affermare che lui non c’entra niente”.
Lo afferma Mario Razzanelli, capogruppo di “Firenze c’è” in Consiglio comunale, con riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi dell’ex sindaco. “Sono convinto anch’io – continua Razzanelli – che Domenici non sia responsabile di alcun reato e che quindi non possa essere perseguibile penalmente. Ma l’ex sindaco non può sottrarsi dalle sue evidenti e gravi responsabilità politiche”. Conclude Razzanelli: “In quanto sindaco, Domenici era 'politicamente' responsabile di tutte nomine e del conseguente controllo”.