E arriva il freddo, arriva. E la sera, quando saremo stanchi e consumati dalla tramontana ghiaccia, ci vuole qualcosa che ci rimetta al mondo: il brodo. Ma non il brodo di dado fatto in dieci minuti, troppo facile. Dovete assolutamente provare l’estremo piacere di assaporare un buon brodo di gallina. Via, si parte: pulire, lavare e fiammeggiare la gallina sul fornello per eliminare i residui di piume; eliminare il collo e togliere la ‘stizza’. Cosa è la stizza? Sono quelle due ghiandoline di grasso situate in prossimità dell’uscita posteriore del pennuto… chiaro, no?! Prendete quel bel pentolone che vi occupa mezza credenza, ma che non deve mai mancare nel nostro parco pentole, riempitelo d’acqua, odori e la gallina tagliata a pezzi.
Un paio d’ore e il nettare degli dei è pronto. Arrivate a casa con le mani fredde, tutti ‘rintorsoliti’ dalla giornata, ma sapete che avete pronto un bel brodino caldo che vi aspetta… ma che bello! Lo so, a qualcuno ricorda l’ospedale; per me invece è uno dei piccoli piaceri della vita. Però non avete voglia di fare altro né di metterci dentro la pastina, perché la pastina sì che ricorda l’ospedale. Allora armatevi di zuppiera, sbatteteci due uova, scorza di limone grattugiata, parmigiano abbondante, filtrate il brodo.
Non appena il brodo raggiunge il bollore, buttate velocemente il composto nella pentola, toglietelo dal fornello e con una frusta sbattete per due minuti a tutta forza. Ecco pronta la stracciatella.
Credetemi, dopo questo lauto pasto il mondo vi apparirà migliore.
Ingredienti per 4 persone
Per il brodo:
Per la stracciatella:
Vanessa Bof