Formare i formatori contro i pregiudizi legati al sesso. E’ questo il tema di “Fuori dal senso comune”, progetto finalizzato a stimolare negli interlocutori privilegiati dei giovani (insegnanti delle scuole medie superiori e dipendenti pubblici che si occupano di formazione, politiche giovanili, sport e pari opportunità) un sapere critico nei confronti di quegli stereotipi su cui si fonda la discriminazione di genere. “Gli stereotipi di genere sono una delle tante barriere che ostacolano il dinamismo sociale del nostro Paese – spiega l’Assessore Alessia Ballini - ed una pesante zavorra per le donne che hanno il desiderio di vivere liberamente fuori dal senso comune.
In un momento in cui proprio dal mondo politico, dalle più importanti autorità pubbliche arrivano messaggi regressivi, riteniamo importante lavorare sul lungo periodo, con le nuove generazioni in modo che queste potranno essere protagoniste di un processo culturale che definirei di liberazione”. L’obiettivo è fornire ai partecipanti gli strumenti per elaborare proposte didattiche e/o formative in grado di insegnare ai giovani a riconoscere e smontare tali stereotipi. Ancora oggi, purtroppo, certi pregiudizi continuano a produrre diseguaglianze, discriminazioni ed emarginazione di donne e omosessuali.
Motivo che ha spinto il Parlamento Europeo a incentivare l’avvio di una serie di iniziative, in cui si inserisce questo progetto, per fare luce sui percorsi di costruzione e sedimentazione del fenomeno, nonché sulle sue origini sociali, politiche e culturali. Il percorso di formazione, organizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Firenze e realizzato a cura della Società Italiana delle Storiche, si svolgerà tra gennaio e maggio 2010, con cadenza bimensile nella sala “Nicola Pistelli” di Palazzo Medici Riccardi.
I corsisti saranno impegnati per 26 ore complessive, distribuite tra le due ore di inaugurazione (giovedì 3 dicembre 2009, ore 17), cinque lezioni tematiche (10 ore), 5 laboratori (10 ore), e le quattro ore della cerimonia conclusiva, con presentazione degli elaborati e consegna degli attestati. I temi del corso spazieranno dalla presenza di stereotipi nel linguaggio quotidiano al peso del genere sessuale sulle scelte di vita, passando per il connubio tra l’identità di genere e la cultura visuale, il rapporto tra la paternità e la maternità, e le imposizioni sulle scelte sessuali dettate dalla categorizzazione di genere. Il corso è a numero chiuso e la partecipazione è totalmente gratuita. Per la domanda di ammissione o maggiori informazioni, clicca qui.