Q4: cosa pensano dei rom i cittadini?

Nel mese di Giugno hanno avuto inizio le azioni di coinvolgimento della cittadinanza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2009 14:44
Q4: cosa pensano dei rom i cittadini?

Nel momento in cui l'Europa ci esorta a superare la “politica dei campi rom” è importante dare spazio a un dibattito serio su questo tema, a partire da quartieri come il Q.4, dove i rom risiedono e lavorano da lungo tempo, dove diverse famiglie rom vivono in regolari appartamenti, fanno la spesa al supermercato e sono discretamente integrate nel tessuto sociale. Il progetto IntegrAzione nasce dalla prospettiva di favorire una società in cui nessuna componente venga esclusa dalla titolarità di reciproci diritti e doveri, proponendosi anche di rispondere positivamente ai recenti richiami rivolti dall'Unione Europea al nostro Paese, sui temi dell'integrazione dei Rom, della mediazione sociale e della prevenzione dei fenomeni di discriminazione.

Sostenuto dal Q.4, approvato e finanziato nel gennaio 2009 dall'Assessorato alla Partecipazione della Regione, il progetto è curato dalle Associazioni: Amalipè Romanò, Cittadinanza Competente, OsservAzione e PRO.G.RE.S.S. L’iniziativa si articola in tre fasi: 1. Una ricerca sociale che proporrà questionari e colloqui approfonditi a circa 500 persone tra rom e non rom. Obiettivo della ricerca è capire qual è la percezione collettiva delle conseguenze della presenza dei “villaggi”, rispetto ai processi di integrazione nel quartiere e indagare sulle alternative possibili. 2.

Una serie di discussioni tematiche rivolte a cittadini che abbiano competenze o interessi specifici. Gli argomenti saranno scelti in base alle questioni evidenziate dalla fase di ricerca. 3. Un evento pubblico conclusivo in cui presentare pubblicamente quanto emerso dalla ricerca e dalle discussioni tematiche per verificare le proposte con un numero più ampio di persone. Gli incontri saranno gestiti con la collaborazione professionale di mediatori e facilitatori. A fine percorso, nel mese di Novembre, un resoconto verrà messo a disposizione dei cittadini e dei decisori politici per orientare le loro future scelte. Le associazioni che gestiscono il progetto, come richiesto dal professor Rodolfo Lewanski, Garante della Partecipazione della Regione Toscana, stanno nominando un comitato di “garanti del processo partecipativo”.

Per il momento ne sono stati individuati due: il professor Umberto Allegretti, noto costituzionalista fiorentino esperto di partecipazione, e Mauro Sbordoni, dirigente scolastico e maestro "storico" alla scuola elementare Montagnola dell'Isolotto. E' inoltre iniziata la distribuzione di un questionario che ha l’obiettivo di ascoltare come gli abitanti del territorio locale hanno vissuto questo processo. Il questionario è stato per ora distribuito presso il Parco di Villa Vogel, il circolo Arci di via Maccari e la Stazione di Confine. La raccolta dei questionari continuerà per tutto luglio.

Per favorire i cittadini desiderosi di riempire il questionario, sono state messe a disposizioni le seguenti date: Mercoledì 8 Luglio, dalle 17 alle 19,30, presso il giardino della Biblioteca Isolotto, viale dei Pini 54; Venerdi 10 Luglio, dalle 18 alle 20, presso il circolo anziani di via dell'Anconella; Sabato 11 Luglio, dalle 10 alle 12,30, presso il Circolo di Mantignano, via del Chiuso 55/b. «I primi soldi stanziati da questa amministrazione saranno per i rom. Perché non si è pensato prima agli anziani e ai disabili?».

Lo ha detto il consigliere Francesco Torselli (PdL) commentando «la scelta del consiglio del Quartiere 4 di presentare il progetto IntegrAzione». «Si spende denaro pubblico – ha spiegato l’esponente del centrodestra - per finanziare un progetto che servirà a conoscere il grado di integrazione che il popolo rom ha raggiunto nei confronti degli italiani. Sinceramente speravo in interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione. In campagna elettorale, proprio all'Isolotto, avevamo fatto conoscere ai cittadini le spese sostenute dal consiglio di quartiere per i rom e quelle per garantire servizi ad anziani e disabili: le prime risultavano essere quasi il doppio delle seconde». «Evidentemente – ha proseguito Torselli - la nuova giunta riparte esattamente in linea con la precedente ed al primo posto delle cose da fare mette la realizzazione sia di un questionario che di una serie di eventi pubblici per valutare il livello di integrazione dei rom coi cittadini del quartiere». «Come amministratore – ha sottolineato il consigliere del PdL – avrei preferito utilizzare questi fondi per finanziare il 'pulsante salvavita' per gli anziani over 70, che abitano da soli, o per i disabili, costretti a vivere per certe ore del giorno senza assistenza.

Un dispositivo molto utile: in caso di emergenze, l’utente può allertare carabinieri, polizia e pronto soccorso». «Evidentemente – ha concluso Torselli - la sinistra dimostra ancora una volta di avere più a cuore clandestini e rom che non anziani e disabili italiani. Presenterò io, a questo punto, una proposta in consiglio comunale per finanziare il 'pulsante salvavita'».

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