“Lavorare insieme per un territorio che sappia recuperare un ritmo sostenuto di sviluppo e crescita” l’invito lanciato dal presidente di Confindustria Firenze, Giovanni Gentile al presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, durante l’incontro del comitato di presidenza di Confindustria Firenze e la Giunta provinciale. “L’economia fiorentina ci mostra una situazione ancora critica. La congiuntura industriale del primo semestre di quest'anno ha chiuso con un pesante segno meno.
Gli indici di performance registrano cadute a due cifre. Si tratta di un quadro molto variegato e in evoluzione, anche se dalla congiuntura internazionale arrivano segnali di ripresa – ha sottolineato Gentile -. A Firenze ci sono aziende che mostrano dinamismo e che hanno colto l’opportunità della crisi per processi di riorganizzazione, per aggregazioni e acquisizioni. Ce ne sono – tuttavia - molte altre per le quali persistono situazioni di forte criticità. La sensazione è che abbiamo davanti mesi ancora difficili.
E che, comunque, la qualità e l'intensità della nostra ripresa sarà condizionata da fattori competitivi di sistema. Perché siamo entrati nella crisi con una crescita e una competitività molto basse”. “Fra gli elementi che possono condizionare la ripresa, cito la questione fondamentale del credito, ma accanto a questi – continua Gentile - ci sono provvedimenti immediati che riguardano la Pubblica Amministrazione: la velocizzazione dei pagamenti alle imprese per forniture, lavori e servizi; la necessità di far partire le opere immediatamente cantierabili”.
“Si deve reinventare la nostra competitività. E’ una sfida su cui le imprese stanno già lavorando. È una sfida per la Pubblica Amministrazione, perché – oggi più che mai – servono Istituzioni orientate all’impresa e più capaci di risolvere i problemi in tempi rapidi” ha ribadito il presidente di Confindustria Firenze durante la sua introduzione all’incontro. “Lo sviluppo economico vede oggi il ruolo fondamentale delle aree urbane, della loro capacità di innovazione, del loro mix di industria, terziario e servizi ad alto valore aggiunto.
È necessario stabilire quale sarà il ruolo del nostro territorio nella gerarchia delle reti urbane europee. E questo tema è intrecciato con la questione dell'Area Metropolitana. C’è un impegno concreto, già sottoscritto dagli undici comuni dell'Area fiorentina: si deve partire da lì. C’è poi la proposta del presidente Barducci di costituire una superprovincia fra Firenze, Prato e Pistoia. È un’idea che condividiamo. Perché la competitività di quest’Area metropolitana è fondamentale per la competitività di tutta la regione”.
“In questo quadro, un ruolo fondamentale è rappresentato dall’Alta Velocità ferroviaria; si tratta di una infrastruttura in grado di ridisegnare la geografia economica, perché da essa dipende l’inserimento del nostro territorio nel grande asse dello sviluppo italiano Torino-Milano-Venezia-Bologna-Roma-Napoli, e, attraverso di esso, nei principali corridoi di sviluppo europei – conclude Gentile -. Accanto a questo, c’è tutta la grande partita delle infrastrutture che possono accelerare la ripresa: il potenziamento dello scalo di Peretola; il Polo Fieristico; il termovalorizzatore; la mobilità dell’area vasta con la Terza corsia dell’A1 e l’adeguamento della Fi-Pi-Li”.
“Una buona gestione del territorio passa anche da appuntamenti come questo” ha commentato il presidente Andrea Barducci. La giunta provinciale ha quindi annunciato le politiche di sostegno immediato e di rilancio per le imprese che sono state adottate per contrastare la crisi economica. Alcuni di questi interventi saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che il presidente Barducci e l’assessore al Bilancio Tiziano Lepri terranno in concomitanza con la firma di un protocollo d’intesa con alcuni istituti di credito.
“Ma resta fondamentale l’aggiornamento del Patto di sviluppo e Confindustria può esserci di aiuto intervenendo sul Governo centrale – ha precisato il presidente Barducci –. Abbiamo necessità di mettere risorse in circolo per rilanciare l’economia. Risorse che ci sono, non sono spendibili per via dei vincoli di spesa imposti proprio dal patto di stabilità”. “Dovremmo davvero cominciare a parlare di federalismo – ha aggiunto il presidente Barducci – un federalismo che sia autonomia e responsabilità.
Gli amministratori locali dovrebbero poter fare dei patti locali con le imprese e la cittadinanza in considerazione delle esigenze del territorio. Noi vogliamo un allentamento dei vincoli per assumerci maggiori responsabilità ed essere trasparenti. Un federalismo di questo tipo sarebbe un forte stimolo anche per le realtà meno virtuose”. Nell'immagine d'archivio, a sinistra, il presidente della Provincia Andrea Barducci.