La situazione dei 19 lavoratori della Techno Foundry di Galliano a Barberino di Mugello, da mesi senza stipendio, è stata al centro di una domanda d’attualità dei consiglieri Calò e Verdi (Prc-Pdci-Sc) alla quale ha risposto l’assessore al lavoro Elisa Simoni. “I dipendenti della fonderia di Galliano lamentano il mancato pagamento degli stipendi da 5 mesi. L’azienda – ha aggiunto l’assessore Simoni – che inizialmente aveva deciso di richiedere la Cigs per crisi, pareva poi essersi indirizzata verso una procedura di mobilità.
Ma i gravi problemi economici in essere condizionavano le scelte aziendali bloccando, di fatto, ogni decisione. Gli incontri fra azienda e sindacati non fornivano elementi per superare la situazione di totale incertezza. Le organizzazioni sindacali avevano denunciato come l’azienda non fosse in grado di assicurare alcuna prospettiva industriale. Secondo i sindacati le soluzioni avrebbero potuto essere due: il rientro di alcune commesse, che però sembrava molto difficile oppure la dichiarazione di cessata attività.
Con l’inizio degli incontri finalizzati all’esame congiunto di Cigs, presso il Tavolo procedurale della Provincia, la situazione sembra aver avuto una parziale schiarita. Le parti hanno sottoscritto il verbale di esame congiunto per la Cigs per crisi per un anno a decorrere dal 22 settembre. In questo ambito, l’azienda si è impegnata al pagamento delle retribuzioni di aprile e maggio 2009 entro il 9 ottobre”. Per Calò: “Occorre vigilare attentamente sulla situazione del Mugello affinché non vi sia un impoverimento del tessuto produttivo.
Le soluzioni Mc Donald’s non pagano nel Mugello perché continua a imperversare un atteggiamento scarsamente responsabile da parte di pezzi di imprenditoria, che continuano a interessarsi di quel territorio solo quando dà profitto. Mentre continua a imperversare una crisi sociale di vaste dimensioni da 5 mesi un gruppo di lavoratori non viene retribuito. Chiediamo la creazione di un tavolo che possa affrontare la vicenda del Mugello per ritornare a interagire tra gli Enti Locali: i Comuni coinvolti nella crisi e la Provincia.
Occorre non lasciare soli i lavoratori e le loro famiglie sotto questa crisi e sotto l’arroganza dei nuovi imprenditori che si permettono, in barba a tutti, di non pagare neanche gli stipendi dovuti”.