Confcooperative Firenze-Prato interviene criticamente sull’istituzione dello scudo fiscale, l'imposta straordinaria sulle attività finanziarie e patrimoniali, detenute fuori dal territorio dello Stato voluta dal Governo e la cui conversione in legge è prevista per domani. “Esprimiamo rammarico per un provvedimento che manda un messaggio devastante alle imprese italiane – ha commentato il presidente di Confcooperative Firenze-Prato Stefano Meli –. In un periodo in cui, nonostante la crisi, il mondo della cooperazione è impegnata nel rispetto delle norme e regole, l’istituzione di un’imposta che permette, pagando il 5%, di riportare i propri capitali in Italia, è uno schiaffo alla legalità”. Se da una parte, proprio recentemente, Confcooperative Firenze Prato ha mandato a tutte le proprie associate il decreto legislativo 231 sull’etica d’impresa, che invita tutti gli amministratori a vigilare sulla legalità delle procedure e dei contratti di lavoro, malgrado il costo della persona sia altissima, dall’altro, con l’escamotage dello scudo fiscale, viene premiato invece chi ha abusato della legalità e comunque la fa franca.
“Noi stiamo faticando a convincere i nostri dirigenti a combattere i contratti di lavoro illegali – ha precisato Meli – e lo scudo fiscale va contro i nostri principi di etica d’impresa contro cui ci stiamo battendo. Chiediamo anzi alla politica che, a fronte dello scudo fiscale, venga incontro alle aziende che, nonostante la difficile situazione economica, continua a salvaguardare il personale con contratti regolari ad alti costi”. “Inoltre - ha concluso Meli - le nostre cooperative non possiedono soldi all’estero dal momento che noi lavoriamo solo per il nostro territorio ed ora si vuole premiare chi, il nostro territorio, non l’ha affatto rispettato né valorizzato”.
Confcooperative Unione Interprovinciale di Firenze e Prato è l’ente territoriale della Confederazione Cooperative Italiane, la principale organizzazione di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo, giuridicamente riconosciuta. Si ispira ai principi fissati dall’Aci (Alleanza Cooperativa Internazionale) svolgendo una funzione di promozione cooperativa riconosciuta dalla Costituzione Italiana (art. 45). È un’associazione di imprese cooperative (aperta però all’adesione di realtà imprenditoriali e associative diverse che ne condividano le finalità) che operano in diversi settori, dal credito (le Bcc) all’abitazione, dai servizi socio-sanitari alla produzione e lavoro ai trasporti pubblici locali, dalle aziende agricole, a quelle del settore caseario, dai produttori di vino e olio che esportano sui mercati esteri, alle cooperative di consumo, di cultura, turismo e sport.