Il Consiglio di Amministrazione della Società viola, riunitosi in via straordinaria al Franchi di Firenze, termina nel modo più sussurrato e chiaccherato. L'attesa, le voci di corridoio, le telefonate di rassicurazione, le sensazioni del dopo Consiglo comunale, le esigenze aziendali tutto si è rincorso e scontrato in queste ultime ore passando per un mercoledì di campionato che ha visto scendere in campo una grande squadra. Quella squadra adesso è senza Presidente. "Nel corso del Consiglio d’Amministrazione che si è tenuto in data odierna - così recita il comunicato Ufficiale - Andrea Della Valle ha comunicato la sua decisione di lasciare la presidenza della società, le cui funzioni verranno assolte dal vice-presidente Mario Cognigni. Il Consiglio ha inoltre esaminato e valutato l’andamento della gestione della società. Un ringraziamento al Sindaco Renzi e all’Amministrazione Comunale per la rapidità con la quale hanno affrontato i problemi inerenti alla Cittadella Viola.
Sarà premura delle persone delegate dal Consiglio instaurare i rapporti necessari per valutare nei dettagli il progetto". Sembrerebbe tutto, ma così non è, c'è l'aggiunta di una chiusura che come nelle migliori opere, alza gli occhi dalla mera burocrazia e si rivolge al pubblico: "La Cittadella Viola, teniamo a precisare per la chiarezza di tutti - e qui sembra che siano proprio le parole di un Presidente nel pieno delle proprie funzioni - non è un regalo che il Comune di Firenze fa alla Fiorentina, noi crediamo invece che sia una grande opportunità per la Città di Firenze, per i milioni di turisti in più che potrà portare e per i numerosi posti di lavoro che potrà creare.
I grandi investimenti necessari saranno da noi messi a disposizione e nulla costeranno al contribuente fiorentino". Se volessimo leggerla in gergo calcistico potremmo esprimerla così, e dire che la palla ricevuta dal Sindaco è stato un assist perfetto, ma chi si incarica di tirare in porta lo fa per il bene della Squadra e non per la classifica dei cannonieri. Firenze si avvia ad un cambiamento, è già iniziato, resta solo aspettare per vedere quale sarà l'esito e chi si prenderà concretamente l'impegno di "fare le cose", auspicando che tornino presto gli spettatori partecipi su quella balaustra. di Antonio Lenoci