L'imperativo era rialzarsi e far crescere il collettivo nel momento di difficoltà. Tutto rispettato, tutto perfetto. Prandelli ha mandato in campo solo i giocatori che lo avevano convinto dopo attenta verifica tecnica e caratteriale, "guardati negli occhi" e scelti. Kroldrup per Dainelli (ma per il capitano c'è stato un affaticamento, ndr), Gobbi terzino e non Pasqual, Donadel in coppia con Zanetti, Marchionni confermato, Vargas recuperato e Jovetic assecondato in un momento di forma straordinario.
Ma fin dai primi istanti di gioco chi dimostra a tutti la grinta ritrovata è il numero uno viola, Sebastien Frey che respinge un tiro destinato all'incrocio dei pali e da lì mette il chiavistello alla porta, non passerà nessuno neppure Mannini lasciato libero di colpire a rete, lui si tuffa in uscita e c'è. La Fiorentina prende le misure alla Samp, con estremo ordine riesce a creare una serie infinita di occasioni, una sbagliata a metà del primo tempo da Gilardino che supera tutti ma batte troppo a lato. Kroldrup e Gamberini funzionano ottimamente, frenano l'avanzata del gioco blucerchiato e restano attenti per novanta minuti.
Comotto offre una delle sue migliori prestazioni, così come Gobbi sull'altra fascia, ripiegano ed escono bene dalle situazioni difficili rifugiandosi in fallo laterale solo quando strettamente necessario. La coppia Zanetti - Donadel può contare sulla grande esperienza dell'ex juventino e sul carisma dell'umile Marco, più che preparato al momento opportuno, riesce con destrezza a recuperare in situazioni estreme e reimpostare con calma e precisione, senza contare le volte che si propone in avanti per tentare il tiro.
Nota più che positiva una prestazione da sette di Marchionni, ci mette fin da subito il cuore e si vede, suo l'assist per il primo gol di Jo-Jo applaudito al momento di lasciare spazio ad un ancora smarrito Santana che si trova all'insaputa di tutti con il pallone tra i piedi e lo calcia sulle mani di Castellazzi, forse sperando in una deviazione... Il rientro di Vargas non solo regala coraggio all'intero gruppo ma rende il peruviano ancor più necessario agli equilibri della squadra, la fascia sinistra è tutta sua, fa quello che vuole, si ferma riparte, si guarda intorno e trova Gilardino per il due a zero che chiude i conti.
Osannato dal pubblico. Per Jovetic non occorre dire "il ragazzo gioca bene" non più ormai poichè si presenta da solo con classe, fantasia e sorprendente forza di carattere, la si vede nei recuperi di testa, quando ruba palla la arpiona e se la porta a spasso da destra a sinistra, in più di un'occasione trova Vargas che non restituisce il passaggio, la continuità della sua presenza in campo farà il resto. Gilardino torna ad essere il punto di riferimento per antonomasia, non per i lanci lunghi, non solo, ma per qulsiasi sfera vagante che capiti nella sua orbita, riesce a levare il pallone tra i piedi degli avversari come se ci fosse attaccato un filo invisibile. Dentro anche Jorgensen e Montolivo entrambi entrano subito in partita.
Il danese sostituisce Comotto che risente di uno stiramento muscolare. Prandelli mette in campo un collettivo che presenta tutte le caratteristiche da lui richieste, Fiorentina ritrovata. Al termine dell'incontro lo Stadio esclama "Vi v-o-g-l-i-a-m-o così". Dallo spogliatoio i contributi riportati da Violachannel: Jovetic - "Abbiamo fatto una bellisima partita creando tante occasioni. Non era facile fare risultato dopo due brutte sconfitte. Adesso siamo tranquilli e abbiamo due giorni per preparare la trasferta di Livorno.
Tutta la squadra stasera ha giocato bene, potevamo segnare anche tre, quattro reti. Dedico il mio goal ai miei compagni". Prandelli - "Sarebbe facile dire che è questa la Fiorentina, abbiamo giocato una gara di alto livello. Se siamo ordinati e rincorriamo e contrastiamo possiamo perdere, ma non come a Roma. Jovetic ha fatto una buona partita, come altri giocatori, un gol molto bello il suo dove è stato bravissimo Marchionni. E'riuscito a trovare la posizione giusta soprattutto nel secondo tempo.
Ero convinto che avremmo giocato bene, davanti avevamo una squadra in forma, con entusiasmo. La Sampdoria gioca ma lascia anche giocare, volevamo costruire sugli esterni e lo abbiamo fatto molto bene.Una grande soddisfazione per un tecnico, vuol dire che i ragazzi sono convinti. Aumenta l'entusiasmo così. Stasera è stata una partita davvero importante da parte nostra" di Antonio Lenoci