E’ un Prandelli che cerca di seminare tranquillità e serenità. L’allenatore sa bene che certe sfide vanno affrontate con la massima calma e razionalità. Il suo esordio, sul sito acffiorentina.it, non lascia spazio ai dubbi. “Vogliamo affrontare la Champions con il sorriso. Veniamo a Lione per fare la nostra gara, senza pensare ad altro. Sono soddisfatto del superamento del preliminare". Il mister è carico e si percepisce dalla sua convinzione. Certo, il primo pensiero è rivolto alle dirette concorrenti: "Vedo le squadre avversarie determinate quando ci affrontano ma vogliamo gestire il possesso palla ed attaccare con rapidità nei momenti decisivi".
Sembra questo l'imperativo da consegnare ai ragazzi. Essere veloci e far male. Prandelli non lo dice ma, in fondo, quello che chiede assomiglia troppo alla carattersitica del cinismo. Intanto piove e il pensiero è rivolto anche alle possibili condizioni del manto verde: "I campi pesanti ti costringono ad essere più attento. Ma sono due squadre che vogliono costruire il Lione e la Fiorentina e avranno le stesse difficoltà se il tempo non sarà buono”. Il concetto da il senso di due formazioni che partono alla pari e che, sul rettangolo di gioco, dovranno dimostrare il proprio valore.
Magari esibendo un'ottima organizzazione tattica e qualche magia calcistica. Elementi, questi ultimi, che sono frecce nell'arco di più di un giocatore in maglia viola. Tra questi Montolivo che si esprime così: “Sono d’accordo con le parole del Mister, aver cambiato poco rispetto al passato ha visto lavorare con più facilità un gruppo che già si conosceva bene. Anche lo scorso anno abbiamo giocato su di un campo bagnato con ritmi molto alti. Una bella vittoria domani sarebbe un’iniezione di fiducia per tutta la squadra.
Comunque dobbiamo ricercare la prestazione e poi il risultato”. Sagge parole . Prestazione e poi risultato anche se, comunque, chi vince ha sempre ragione. GS nella foto, tratta dal sito ufficiale della società viola, Cesare Prandelli
