“Diamo atto all’assessore Baronti di avere smosso le acque, gli suggeriamo attenzione alla sospensione del processo di vendita delle abitazioni, per gli effetti che può avere, e lo invitiamo ad andare avanti tutta sulla mobilitazione di fondi”. Questo il commento della consigliera Stefania Fuscagni (Fi-Pdl), in merito all’interrogazione sull’emergenza abitativa in Toscana e sulla proposta di legge regionale recante norme sull’edilizia residenziale e sociale, a firma Maurizio Dinelli e Stefania Fuscagni (Fi-Pdl) alla quale ha dato risposta l’assessore regionale alla casa, Eugenio Baronti, nella seduta di ieri, mercoledì 1 luglio. Partendo dalla prevista “alienazione di 17mila immobili che potevano essere acquisiti dagli inquilini” e dal “blocco delle vendite, che crea enorme disagio agli inquilini e congela risorse”, l’interrogazione chiedeva, “se non sia necessario rivedere le linee guida che hanno ispirato l’azione dell’assessore, che penalizza molti assegnatari senza dare risposte concrete ai nuovi bisogni abitativi presenti in Toscana e se non si ritenga utile, anche alla luce dell’impulso dato dal Governo, aprire un tavolo di confronto con gli assegnatari che si ritengono disponibili così da alienare i 17mila immobili ex Erp (edilizia residenziale pubblica), vincolando gli introiti per nuove iniziative volte a sostenere altre famiglie in difficoltà”. L’interrogazione chiedeva anche di valutare l’opportunità di “riaprire un dialogo con l’Unione Inquilini della Toscana, in merito ai numerosi aspetti di critica che essi hanno riscontrato nel testo della pdl 332”.
“Non concordo con il giudizio negativo espresso in merito alla pdl 332 − ha esordito l’assessore regionale alla casa, Eugenio Baronti −, né ritengo che la sospensione delle vendite danneggi gli inquilini: negli ultimi 14 anni, abbiamo venduto in media 800 appartamenti ogni anno, pochissime decine per molte Province. Il vero problema, oggi, è riuscire a spendere le risorse disponibili, non mi stanco di ripeterlo: negli anni è emersa questa difficoltà di spesa, la politica in Italia ha sottovalutato la questione abitativa, mentre vedo con soddisfazione che il Governo inglese prevede ora la realizzazione di 110 mila nuove abitazioni.
Da parte nostra, c’è la massima disponibilità ad accelerare i tempi”. (s.bar)