Firenze- Chiude la sesta edizione di Terra Futura, la mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità (Firenze, Fortezza da Basso, 29-31 maggio). Energie rinnovabili, commercio equo, agricoltura biologica e biodinamica, turismo responsabile, finanza etica, edilizia sostenibile…: tre giorni per dare visibilità e valorizzare tante esperienze e progetti di un’“altra” economia che già da tempo ha scelto e intrapreso la strada della sostenibilità, nella convinzione che l’ambiente e il pianeta vadano rispettati, che sia necessario tutelare i diritti degli uomini e dei popoli, che un futuro equo e sostenibile per tutti sia l’obiettivo da perseguire.
Una via, quella dell’economia sostenibile, che non solo è finalmente indicato da esperti e capi di stato come l’unica percorribile per uscire dalla crisi che stiamo attraversando - e per evitarne di successive - ma anche mostra di tenere in questa fase difficile a livello globale e di avere capacità di crescita da un punto di vista strettamente economico.
E per di più fa intravedere importanti potenzialità da un punto di vista delle opportunità occupazionali.
A partire dall’ambito della finanza e risparmio. Basti pensare a Banca Etica (uno dei promotori di Terra Futura), l’unica banca italiana che opera secondo i principi della finanza etica e si dedica interamente al finanziamento di realtà dal grande valore sociale e ambientale. Nata quasi come un’utopia dieci anni fa, oggi è la terza banca etica europea e ha una raccolta di risparmio che supera i 580 milioni di euro; a questi si aggiungono gli oltre 230 milioni di euro di patrimonio affidato alla società di gestione del risparmio collegata, Etica sgr.
Attualmente Banca Etica sta finanziando più di 3.500 iniziative di economia sociale per oltre 450 milioni di euro. Un sistema, quello della finanza etica, che anche a livello mondiale dimostra di avere buoni “numeri”, se si pensa che undici sue istituzioni (riunite nella Global Alliance for Banking on Values) hanno assets per 10 miliardi di dollari e 7 milioni di clienti in venti Paesi.
Aumenta in generale l’attenzione dei consumatori e cresce anche la responsabilità delle imprese. Solo per fare alcuni esempi, in un solo anno sono aumentati di 1,5 milioni gli ettari di terra coltivati nel mondo con metodi di agricoltura biologica: 32 milioni complessivi per 1,2 milioni di produttori, secondo l’ultimo rapporto congiunto IFOAM/FIBL (2009, su dati 2007).
Crescono i prodotti e le aziende certificate bio ed ecosostenibili, e salgono anche i fatturati dei relativi settori: non solo per quello del food (agricoltura biologica), ma anche per il no food, in particolare per la cosmesi e per il tessile. Il solo Icea-Istituto di certificazione etica e ambientale leader in Italia, conta oggi oltre 12.000 aziende in Italia, con un incremento del 68% dal 2007 al 2008 per le sole realtà no food: + 39% per la cosmesi, + 190% per il tessile infine + 24% per l’edilizia.
E sono anche le vendite dei prodotti del commercio equo e solidale a registrare notevoli risultati: quelli a etichetta Fairtrade, marchio di certificazione dei prodotti equosolidali, hanno toccato il +20% in Italia, con un aumento del fatturato complessivo pari al 15%, ossia 43,5 milioni di euro nel 2008 contro i 39 milioni del 2007 (fonte: Globescan). Fairtrade Italia attualmente certifica i prodotti di circa 100 aziende licenziatarie, presenti in circa 5000 punti vendita della piccola, media e grande distribuzione, e 55 gruppi di produttori.
Infine, anche il settore del turismo responsabile fa intravedere interessanti prospettive di sviluppo considerato che – secondo i dati di un’indagine realizzata da ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) per conto di “Fondazioni4Africa” e con il coordinamento della ong Cisv (Comunità Impegno Servizio Volontariato) e presentata proprio a Terra Futura -, oltre al 15,3% degli italiani che ha già fatto esperienza di turismo responsabile (vale a dire 7,2 milioni di persone), c’è un buon 23,1% del campione che si dichiara “molto interessato” e ben il 61,8% “abbastanza interessato”.
È un’economia che tra l’altro fa intravedere anche importanti potenzialità occupazionali.
Secondo un recente documento stilato da Cgil-Legambiente, solo il settore delle rinnovabili, delle eoliche, del fotovoltaico e del solare vedrà un aumento dell'occupazione di 141.000 persone entro il 2020. E a queste vanno aggiunte le 350.000 che troverebbero impiego se si liberassero risorse per innovazione e tecnologia verde. 87.000 i visitatori di questa sesta edizione di Terra Futura; 600 le aree espositive per 5.000 enti rappresentanti. 215 i convegni in calendario con 800 relatori, e ancora 265 momenti di animazione tra laboratori, spettacoli e performances.
490 gli incontri one to one della “Borsa delle imprese responsabili”: l’iniziativa alla sua prima edizione, promossa dalla Fondazione culturale Responsabilità etica, Regione Toscana, Adescoop, in partnership con Fabrica Ethica e Toscana Ecoefficiente, ha messo in contatto 97 realtà tra loro (companies e partecipants) con l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta della green economy.
Sono nove le aree toscane a cui è stato assegnato stamani, nello stand della Regione Toscana a Terra Futura, il premio Touring 2009, giunto alla decima edizione, che quest'anno ha scelto come filo conduttore, insieme a Regione e Arpat, la salvaguardia della biodiversità sia faunistica che floristica legata all'acqua.
E' intervenuto l'assessore regionale alla difesa del suolo e alla risorsa idrica, che ha sottolineato come la tutela della ricchezza di specie sia animali che vegetali contribuisca a valorizzare un intero sistema non solo ambientale ma anche culturale. Anche la biodiversità insomma è un “monumento” che rende unico il territorio toscano. E la scelta delle aree e dei soggetti premiati quest'anno intende proprio rendere visibile l'impegno in questa direzione, sia di chi opera “sul campo” che di chi ricrea in laboratorio le condizioni per un rito rno alla presenza nell'ambiente di molte specie a rischio di estinzione.
Insieme all'assessore regionale erano presenti il direttore generale dell'Arpat e il console regionale del Touring Club per la Toscana.
Le aree premiate. Sono il Parco nazionale delle foreste casentinesi per il recupero dell’area umida di Gorga Nera ai fini della protezione della riproduzione della “rana temporaria” e la Provincia di Firenze per il recupero e l’incremento della fauna autoctona, in particolare con l’impianto di Tosi per la produzione di trota fario e gambero di fiume.
Seguono la riserva naturale di Diaccia Botrona per il raro ecosistema, una vera e propria "banca genetica" che dà un grande contributo al mantenimento delle biodiversità della zona, la Provincia di Livorno per le attività di monitoraggio ambientale costiero, e in particolare per la peculiarità degli habitat, delle scogliere di Calafuria e per la salva guardia delle colonie corallifere e il Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, da anni impegnato in attività di tutela e salvaguardia degli habitat e delle specie autoctone presenti nel lago di Massaciuccoli e nelle altre zone umide del parco.
Il premio Touring è andato anche alla Comunità montana della Lunigiana per l’allevamento di trote fario e gamberi di fiume presso l’Orto Botanico "Frignoli" di Fivizzano, alla Provincia di Pistoia per l'attività di tutela e conservazione della biodiversità e la gestione scientifica e didattica della Riserva naturale del Padule di Fucecchio (affidata al Centro di ricerca, documentazione e promozione del Padule di Fucecchio), alla Provincia di Prato per le ricerche sulla fauna ittica dei torrenti montani con l'obiettivo di individuare specie rare inserite negli elenchi regionali, e alla Provincia di Siena per la salvaguardia della rara “ninfea alba”, attuata in collaborazione con l’Orto Botanico dell’Università di Siena e con l’Azienda speciale tutela riserve e ambiente.
Il premio, che sarà assegnato in loco alle singole realtà tra sabato 10 ottobre e domenica 11 coinvolgendo le scuole di primo e secondo grado, vuole anche servire ad accrescere la consapevolezza di quanto la salvaguardia delle risorse idriche sia un fattore determinante nell'equilibrio dell'ecosistema e una forma insostituibile di sopravvivenza per le forme di vita più particolari e delicate.