Nome: Tommaso. Cognome: Grassi. Età: 23 anni. Occupazione: studente e... aggiungiamo noi, fra qualche giorno anche consigliere comunale a Firenze.
Il più giovane della legislatura che sta per cominciare, quasi il più giovane nella storia del Salone de' Dugento (se la batte infatti con Lapo Pistelli).
Nove da Firenze lo ha intervistato qualche giorno prima del ballottaggio che avrebbe poi indicato Matteo Renzi alla successione di Leonardo Domenici.
Durante la campagna elettorale è stato spesso utilizzato il termine “giovane”.
Come ci si sente ad essere, per davvero, il più giovane eletto in Palazzo Vecchio?
“Effettivamente sono il più giovane di questa tornata elettorale in Consiglio comunale e sono anche il secondo più giovane di tutta la storia di Palazzo Vecchio! A parte le statistiche, che comunque fanno piacere, ho fatto una campagna elettorale sui contenuti, e non sul giovanilismo: è importante che la sensibilità portata dalla mia generazione, così come anche dalle donne o dagli stranieri, entrino nelle istituzioni, ma alla fine è giusto e corretto verso i cittadini chiedere i voti sulle tue idee e non perché sei giovane, donna o straniero”.
Come è stata questa campagna elettorale?
“Particolarmente difficile.
Ho percepito sfiducia e distacco da parte delle persone. Io comunque riesco sempre a divertirmi nelle campagne elettorali, perché mi piace il contatto con i cittadini”.
Cosa ti porti dietro dalle tue precedenti esperienze?
“Ormai sto cominciando a conoscere come funziona la Pubblica Amministrazione, e come distinguere chi sta cercando di fare il furbo, pensando di avere a che fare con un ‘giovane pollo’”.
Renzi anche in questi giorni ha ricordato le vicende che portarono all'allontanamento dei Verdi dalla giunta provinciale.
I tuoi compagni di partito ti hanno dato indicazioni di 'marcatura a uomo' nel caso al ballottaggio prevalesse il candidato del Pd?
“Renzi ha dimostrato di essere un pessimo amministratore, tutto immagine e niente sostanza. Se lavorerà bene come sindaco, saremo disposti a riconoscerlo, se farà male come in Provincia, lo denunceremo nell’interesse dei cittadini”.
Quali saranno le prime proposte che farai in Consiglio comunale?
“Ne ho davvero molte, non tanto per mio merito, ma perché, durante la campagna elettorale, ho recepito tantissime istanze e suggerimenti da parte dei cittadini e di chi collabora con me nei Verdi e nella coalizione legata a Valdo Spini.
Insomma mi piace il gioco di squadra. Presenterò un pacchetto di proposte sulle energie alternative, sulla rivalutazione dei Quartieri e del piccolo commercio, sulla politica per il cinema e gli artisti emergenti, sulle medicine complementari e discipline bio-naturali e sui diritti degli animali. Non dimenticherò comunque la salvaguardia dell’ambiente, la promozione dei servizi sociali e la lotta contro l’urbanistica che cementifici il territorio”.
L'esperienza portata avanti in queste amministrative, vale a dire Lista Spini, Verdi, Prc e Pdci, potrà svilupparsi e ampliarsi (fra meno di un anno si voterà per la Regione)?
“Certo! Ci vuole un polo alternativo a Pd e Pdl: le elezioni appena svolte non sono che l’inizio!”
Infine, vuoi replicare a tutti quelli che dicono che Verdi e sinistra sono i partiti del “no”?
“Il solare è esploso in Toscana negli ultimi due anni, grazie agli incentivi fatti approvare dai Verdi.
Il provvedimento in Italia che, negli ultimi 20 anni, ha creato più posti di lavoro e movimentato più di ogni altro l’economia è quello che ha istituito le detrazioni per la ristrutturazione edilizia sostenibile delle abitazioni. E si potrebbe continuare: i nostri 'no', doverosi, sono verso le opere inutili, mal gestite o in cui si ravvisano pulsioni affaristiche. Ma il nostro spirito di fondo è sempre costruttivo”.
Stefano Romagnoli