Un accordo fra Regione, sindacati e associazioni di categoria rende possibile il recupero di nuove risorse grazie alla destinazione dei fondi interprofessionali per la formazione dei lavoratori dipendenti, anche all'aggiornamento e all'arricchimento delle competenze dei lavoratori in cassa integrazione o in mobilità. Firmato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati dall'assessore all'istruzione, formazione e lavoro, Gianfranco Simoncini, e dai rappresentanti delle parti sociali, l'accordo rappresenta un ulteriore tassello nel quadro delle politiche che la Regione sta attuando per fronteggiare la crisi e a sostegno dell'occupazione e dell'economia toscane. In particolare, come ha ricordato l'assessore, la Regione Toscana, in seguito all'accordo del febbraio scorso con il governo, ha destinato alle politiche attive a favore dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria in deroga 50 milioni di euro per il biennio 2009-2010, cui se ne aggiungono altrettanti per le politiche passive.
Con l'apporto delle ulteriori risorse previste per i fondi interprofessionali, il quadro si arricchisce e si completa, potenziando l'efficacia di questi strumenti. "Si tratta di una tappa importante – spiega l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – perchè, grazie al coinvolgimento di questi organismi, per definizione paritetici, tutti i soggetti privati che aderiscono ai fondi concorrono allo sforzo di qualificazione dell'occupazione e di rilancio del nostro sistema produttivo.
E' inoltre un ulteriore passo avanti nell'indispensabile processo di razionalizzazione delle risorse e degli interventi attivi a sostegno dell'occupazione". I fondi interprofessionali sono organismi bilaterali, che vengono gestiti in forma paritetica dalle associazioni di categoria e dalle organizzazioni sindacali e vengono di norma utilizzati per assicurare la formazione professionale dei lavoratori dipendenti. Già da tempo la Regione ha avviato un rapporto di collaborazione con questi organismi, avviando, prima in Italia, una convergenza di risorse destinandole alla formazione.
L'intesa di oggi prende atto delle nuove esigenze imposte dalla crisi strutturale che investe l'economia toscana, che comportano, a fianco delle politiche di sostegno al reddito dei lavoratori, anche politiche attive, cioè tutte quelle iniziative che possono portare ad accrescere professionalità e competenze, rendendo più forte ed innovativa l'economia toscana. "Grazie a questo sforzo di razionalizzazione e condivisione di risorse e obiettivi - spiega ancora l'assessore - sarà possibile programmare meglio gli interventi.
Questo ci consentirà di orientare i fondi secondo le necessità, dando la priorità alle iniziative sperimentali più innovative e aderenti alle richieste dei singoli territori. Le iniziative finanziate dai fondi interprofessionali potranno essere attuate in sinergia con quelle finanziate dalla Regione con il Fondo sociale europeo". L'iniziativa si affianca alle altre misure che la Regione ha messo in campo per fronteggiare la crisi, come il contributo per i contratti di solidarietà, per i quali è stato per ora stanziato 1 milione di euro e i 5 milioni di euro complessivi per il sostegno al reddito dei lavoratori atipici e senza cassa integrazione e per il pagamento dei mutui. di Barbara Cremoncini