Un'intesa per definire e coordinare gli interventi a sostegno dei lavoratori e delle aziende colpiti dalla crisi, a partire da quelli per favorire il reimpiego dei lavoratori licenziati o cassintegrati. Un piano organico di misure per l'occupazione sarà messo a punto in Toscana, nel triennio 2009-2011, grazie alla collaborazione fra Italia Lavoro spa (ente strumentale del ministero del Lavoro per la gestione delle politiche per l'occupazione) e la Regione Toscana. A sancire l'intesa è un protocollo firmato oggi dall'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini e dal presidente di Italia Lavoro spa Natale Forlani. L'accordo si colloca nell'ambito di una cooperazione finalizzata al miglioramento del funzionamento del mercato del lavoro locale e per l'integrazione delle politiche regionali nel contesto più ampio delle politiche nazionali e comunitarie.
L'intesa attiverà complessivamente oltre 15 milioni di risorse che andranno ad aggiungersi a quelle già stanziate dalla Regione e coinvolgerà circa 10 mila lavoratori. Gli interventi serviranno in primo luogo a fronteggiare la crisi. Il protocollo specifica le modalità operative nell'ambito del programma Azioni di sistema welfare to work per le politiche di reimpiego, che nasce dallo sviluppo del programma Pari (Programma di azione per il reimpiego dei lavoratori svantaggiati, attuato da Regione e Italia Lavoro), che viene ampliato ed esteso a tutte le province toscane. Le azioni a sostegno di lavoratori e imprese, prevedono interventi legati agli ammortizzatori sociali in deroga: per capire l'entità della domanda, facilitare le procedure di concessione e le politiche attive di reinserimento nel mercato del lavoro.
Regione e Italia Lavoro si impegnano inoltre ad attivare un ampio ventaglio di interventi a supporto delle politiche del lavoro, in un'ottica di sostenibilità, focalizzando l'attenzione sui giovani e sulle persone che hanno maggiori problemi ad inserirsi nel mercato del lavoro, come immigrati o ex carcerati. Un altro punto di attenzione è quello del rapporto fra scuola, università e formazione e mondo del lavoro, a partire dalle azioni realizzate nell’ambito del Programma Fixo in accordo con le università toscane, con l'obiettivo di estendere la rete degli attori del mercato del lavoro e valorizzare il capitale umano.
“Questo intervento - commenta l'assessore Simoncini - si integra con le misure che la Regione ha fino ad oggi messo in campo per rafforzare l'occupazione e, nello stesso tempo, preparare così le condizioni per un rilancio dell'economia”. Da gennaio, ha ricordato l'assessore, per la prima volta i lavoratori di tutti i settori produttivi, compresi terziario e servizi, possono accedere alla Cassa integrazione straordinaria in deroga. La Regione ha ottenuto di estendere il meccanismo della cassa integrazione alle aziende al di sotto dei 15 dipendenti e ad alcuni settori produttivi o tipologie contrattuali prima scoperti.
E' stato inoltre istituito un fondo per i contratti di solidarietà, volto a favorire soluzioni concordate che comportano una riduzione di orario e salario a fronte della possibilità per i lavoratori di mantenere il posto di lavoro. Si affianca agli interventi per il sostegno al reddito e ai contributi per i mutui, al fondo per anticipare la cassa integrazione in deroga in attesa del perfezionamento delle pratiche Inps, al fondo per l'occupazione femminile e a quello per l'assunzione dei giovani laureati.
Tornando all'intesa di oggi, nell’ambito delle attività previste dall’intervento nazionale Ar.Co. - Programma di sviluppo per la crescita dell’occupazione, la Regione ha individuato risorse ed azioni che specificano e sviluppano l’intervento nel contesto regionale. Nell’ambito del Programma Mobilità internazionale del lavoro, Italia Lavoro in accordo con la Regione, potrà promuovere sul territorio azioni finalizzate, tra l’altro, a sviluppare la cooperazione fra i servizi per il lavoro e gli sportelli unici ed i consigli territoriali per l’immigrazione.
Per garantire coerenza e operatività agli interventi Regione Italia Lavoro istituiscono un tavolo regionale per le politiche attive del lavoro, coordinato dalla Regione.