Venti minuti circa. Tanto è durato l'ennesimo faccia a faccia televisivo fra i due candidati alla guida della città.
Questa sera, infatti, alla trasmissione “Matrix” di Canale5, Matteo Renzi e Giovanni Galli, seppur con due distinti collegamenti si sono trovati ancora una volta l'uno di fronte all'altro. A dire il vero di colpi di scena in grado di spostare l'ago della bilancia in casa degli indecisi neppure l'ombra. Entrambi hanno ricordato il percorso fatto fino ad oggi e, mentre lo sfidante del centrodestra ha ribadito di volersi rivolgere a quel 52 per cento di fiorentini che al primo turno ha bocciato l'ex presidente della Provincia, quello del centrosinistra ha rafforzato il suo no ad accordicchi vecchia maniera.
“Nessuna assessore della giunta uscente rientrerà in giunta”, forse, la frase che, pronunciata dallo stesso Renzi, avrà fatto sobbalzare qualche fiorentino sonnecchiante davanti la tivu (i rumors, infatti, davano per probabile un cavallo di ritorno; ma si sa, in politica, i nomi sono fatti per essere bruciati).
Domani, giornata di visite
Sandro Bondi e Roberto Formigoni per Giovanni Galli.
Debora Serracchiani, Giuseppe Civati e Dario Franceschini per Matteo Renzi.
Un giovedì ricco di visite, prima del faccia a faccia a Rete37.
Carcarlo Pravettoni, cinico uomo d’affari, farà il tifo per Renzi
Giovane e dalla battuta pronta.
Ci fu descritto così, qualche tempo fa, l'allora presidente della Provincia da un collega giornalista che segue la politica gigliata.
E leggendo il comunicato stampa diramato dal suo entourage questo pomeriggio una descrizione più appropriata è davvero difficile trovarla.
“È ora di dire basta allo strapotere clientelare del centro-sinistra! Io, Carcarlo Pravettoni, voto Matteo Renzi, candidato sindaco per il centro-destra. Come? S’è candidato per il centro-sinistra? O che è grullo? Allora voto per me”, così in una nota il comico Paolo Hendel ha manifestato il suo appoggio a Renzi.
Registrazioni e 007
“Riguardo alla telefonata fra gli addetti stampa di Renzi e Galli registrata da Matteo Renzi, come da sua stessa ammissione, dobbiamo rilevare evidentemente che non si trattava del primo episodio di 'attenta osservazione', per così dire.
Durante questi mesi di campagna elettorale come possiamo non aver notato alcuni dei più fedeli seguaci di Matteo Renzi ad ascoltare e annotare, talvolta a filmare, gli incontri pubblici di Giovanni Galli? Come è successo venerdì scorso al circolo 'Il Boschetto', dove un candidato della lista civica di Renzi 'Facce nuove a Palazzo Vecchio' ha ripreso con la sua telecamera tutta la serata, ovvero tutto e soltanto l'intervento di Galli, perché proprio quella sera avrebbe dovuto tenersi il primo faccia a faccia pubblico al quale Renzi non si è presentato.
E come ieri sera al circolo Arci delle Cinque Vie, dove doveva aver luogo il secondo confronto pubblico, e dal quale Renzi si è tirato indietro: lì c'erano due fidati controllori in collegamento telefonico e video costante con la 'mente' del grande fratello”.
Questa la nota diramata dal Comitato elettorale “Firenze con Giovanni Galli sindaco”.
Arrivano i nostri
Ma oggi la giornata si è scaldata anche per l'intervento di amici e alleati a sostegno dei due competitors a Palazzo Vecchio.
Ed ecco, in rigoroso ordine cronologico, le voci emerse nel corso della giornata.
Comunicato delle ore 18:14: Michele Ventura invita Giovanni Galli a dire “con chiarezza che non vuole i voti dei fascisti”.
Comunicato delle ore 19:54: anche l'Arci di Firenze interviene sulla questione tirata in ballo un'ora prima da Ventura.
Comunicato delle ore 20:07: Dario Nardella, in stile Repubblica, rivolge 10 domande sullo stato di salute della cultura a Firenze al ministro Bondi.
Comunicato delle ore 20:21: Achille Totaro ricorda a Renzi che fra qualche giorno “i cittadini di Firenze dovranno scegliere non tra due partiti ma tra due personalità”.
Comunicato delle ore 21:06: Alessio Bonciani si chiede perché tutti, quest'oggi, parlano di “un fantomatico appoggio elettorale richiesto da un fantomatico emissario di Galli alla presidente di un movimento di estrema destra”.
Una “bufala” la definisce Bonciani che poi prosegue domandandosi, invece, se non sia stato qualcuno della parte avversa “ad architettare ad arte questa manovra?”
Stefano Romagnoli