“Un partito, quello dell’Unione di Centro, che davvero non sa più dove andare, non è capace di scegliere, non sa più da chi è opportuno farsi rappresentare, ma è drammatico, politicamente s’intende, che questa indecisione si verifichi addirittura nel raggio di pochi chilometri”.
Così Alessio Bonciani, deputato del Pdl, commenta la scelta dell'Udc di non schierarsi ufficialmente in vista del ballottaggio che fra domenica e lunedì prossimi chiamerà i fiorentini ad eleggere il nuovo sindaco della città.
“La scelta di tenere i piedi in due staffe a livello nazionale, schierandosi a volte con il centrodestra, altre con il centrosinistra, dimostra già una notevole dose di incoerenza e di opportunismo politico”, prosegue Bonciani che, poi, aggiunge: “Inconcepibile però appare la scelta toscana di apparentarsi per i ballottaggi in 13 realtà su 14 e di non farlo, proprio nel capoluogo della regione.
A pensare male, diceva qualcuno, si fa peccato, ma spesso ci si indovina… Ed io non trovo una spiegazione, sempre politica si intende, a meno di non pensare male”.
“Inutile ricordare l’unico sindaco dell’Udc in provincia di Firenze, eletto grazie al sostegno del Pdl, inutile ricordare la candidatura dell’Udc a sindaco di Empoli di poche settimane fa sostenuta dal Pdl, inutile ricordare lo stesso segretario provinciale di quel partito, candidato sindaco a Signa, sono circa 12 chilometri da Firenze…, e anche lui sostenuto dal Pdl, proprio quel segretario che oggi rilascia dichiarazioni che definire incoerenti è dir poco, ma che quando si trattava di lui stesso molti dubbi non ne ha avuti, mi pare” aggiunge ancora l'esponente del Pdl.
Infine l'appello di Bonciani direttamente agli elettori: “Ed allora agli elettori dell’Udc del primo turno un appello mi permetto di rivolgerlo io: 'care amiche, cari amici, le scelte dei vostri dirigenti hanno fatto sì che non avrete un consigliere comunale a Firenze nei prossimi cinque anni, mi chiedo e vi chiedo: chi vi rappresenterà? Le battaglie che per anni abbiamo combattuto, insieme, nella nostra Firenze ci hanno portato dove siamo adesso.
C’è chi, come Giovanni Galli e tutte le liste che lo sostengono, ha deciso di combatterle fino in fondo e di provare a vincerle e chi, come i dirigenti dell’Udc ha scelto di ritirarsi dal campo di battaglia e di far finta di nulla, come se non ci fosse tra meno di dieci giorni, un ballottaggio che deciderà le sorti della nostra città e del nostro futuro. A Firenze ed ai fiorentini questo di certo non serve, forse a qualcun altro sì… I ballottaggi, si sa, sono tra due candidati. Si tratta di sceglierne uno.
Sono convinto che non avrete dubbi e sceglierete Giovanni Galli'”.
E un appello ai cittadini che, al primo turno, avevano optato per il candidato dell'Udc arriva in serata anche dallo stesso Giovanni Galli.
“Non mi preoccupa la decisione politica dell'Unione di Centro di non apparentarsi con noi al ballottaggio. Sono infatti convinto che gli elettori dell'Udc ci siano vicini nei fatti: basta leggere il mio programma e quello sottoscritto dal candidato sindaco Udc Marco Carraresi.
Su temi come il no alla tramvia e al sottoattraversamento Tav, la cementificazione della città, la valorizzazione del volontariato e l'aiuto ai più deboli, siamo assolutamente in sintonia. Rinnovo dunque l'invito agli elettori dell'Udc di andare a votare, e a barrare il mio simbolo, per scongiurare la continuità delle due giunte Domenici garantita da Matteo Renzi, che condannerebbe Firenze per i prossimi cinque anni pregiudicandone il futuro”.