Materiali della farmacopea medievale e strumenti della Farmacia di Santa Maria Novella. Si arricchisce il Museo Casa di Dante, col nuovo allestimento della prima sala che, da semplice ingresso al Museo, diventa invece un omaggio all’Arte dei Medici e Speziali. «Adesso, oltre alla Madonna della Misericordia del Bargello, che mostra la più lontana immagine della Firenze di allora, i visitatori potranno fare un tuffo nella farmacopea del periodo di Dante», evidenzia il professor Silvano Fei, presidente dell’Unione Fiorentina–Museo Casa di Dante.
L’inaugurazione del nuovo allestimento della sala avverrà giovedì 28 maggio alle 18.30, alla presenza del professor Fei, del presidente della Provincia Matteo Renzi, dell’assessore alla cultura Eugenio Giani e di Paolo Del Bianco, presidente della Vivahotels – Fondazione Romualdo Del Bianco.
All’evento, in collaborazione con l’associazione culturale Ondus, parteciperanno anche rappresentanti delle aziende che hanno fornito i materiali esposti nella sala, ovvero Aboca Museum e la Farmacia di Santa Maria Novella.
Con l’occasione l’attore Farfarello, che quotidianamente recita Dante nella piazzetta di Santa Margherita, si cimenterà poi in un canto della Divina Commedia. «Nella prima sala del Museo abbiamo realizzato una bacheca in cui ci sono sia prodotti floreali che minerali. Un tempo, infatti, per scopi curativi venivano triturate anche le pietre preziose. Basti pensare a Lorenzo il Magnifico, che prima di morire fu curato anche con zaffiri triturati», spiega Fei. In mostra, troviamo dunque piante medicinali, officinali e minerali.
Insieme alle copie degli strumenti usati all’epoca. Inoltre, il Museo Casa di Dante - che è stato riaperto nel settembre 2005 dopo tre anni di chiusura dovuti ai lavori di ristrutturazione curati dal Comune di Firenze, e riallestito grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio e Vivahotels, - si è arricchito degli stemmi araldici dei maggiori personaggi di cui parla l’Alighieri: da Farinata degli Uberti a Pia de’ Tolomei, passando per Paolo e Francesca e il Conte Ugolino.
Ma le novità non si fermano qui.
«Faremo delle bacheche con frammenti di armi del periodo dantesco – annuncia il presidente dell’Unione Fiorentina -. Un’altra bacheca sarà invece dedicata alla lavorazione dei gioielli del periodo. Infine, verrà sistemato un pannello che riproduce la Porta dell’Inferno di Auguste Rodin, il cui originale è a Parigi».
«Stiamo anche ristrutturando la vetrinetta di Brunetto Latini – aggiunge Fei -. Abbiamo lo stemma araldico della famiglia insieme a copie di frammenti di codici miniati su Brunetto, oltre a frammenti relativi a ‘Le livre du tresor’».
Il Museo Casa di Dante è nato nel settimo centenario della nascita del poeta. L’edificio, al momento della riapertura, fu definito «il più autentico dei falsi» da Vittorio Sermonti. In realtà il Museo nasce secondo criteri essenzialmente di carattere storico-didattico, nel tentativo di ricostruire la Firenze due-trecentesca vissuta da Dante, rintracciabile negli elementi essenziali quali torri, chiese, palagi e ponti tuttora esistenti.