Un giro della Toscana in sei tappe per parlare di integrazione sociale attraverso lo sport. Si svolgerà dal 25 al 30 maggio la ventesima edizione nazionale del 'Raid ciclistico in Tandem', manifestazione che coinvolgerà anche minorati della vista. L'iniziativa, organizzata e promossa dal Consiglio regionale toscano dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti, col contributo della Croce Rossa Italiana, dei gruppi sportivi e ciclo-amatoriali toscani, è patrocinata dalla Regione Toscana, da vari enti locali, dal Comitato Italiano Paralimpico e da sponsor privati. Testimonial dell'evento, il campione ciclistico e Commissario tecnico delle nazionali di ciclismo Franco Ballerini, che sarà presente nella giornata conclusiva a Firenze. Il Raid tornerà ad attraversare la nostra regione proprio nel bicentenario dalla nascita di Louis Braille, l?ideatore ed inventore del metodo di lettura e scrittura per i ciechi.
'Braille, duecento anni dopo: in tandem verso nuovi orizzonti' è dunque il titolo di quest'edizione così speciale della corsa, che è stata presentata stamani al Museo del Ciclismo ?Gino Bartali? di Ponte a Ema alla presenza del presidente regionale Uic Virgilio Moreno Rafanelli, del presidente provinciale Uic di Firenze Antonio Quatraro, dell'assessore alle politiche sociali e allo sport della Regione Toscana Gianni Salvadori, del rappresentante dell?Agenzia Iapb Italia Onlus Giorgio Ricci e del presidente della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi Rodolfo Masto. Il Raid partirà da Pisa e, in pochi giorni, toccherà le province di Massa Carrara, Lucca, Pistoia e Prato.
Trentotto gli equipaggi al via, provenienti da tutte le regioni d?Italia, che percorreranno 432 chilometri. La conclusione sarà il 30 maggio con arrivo verso le 13 a Firenze, in piazza della Signoria. Contestualmente alla manifestazione ciclistica è stata organizzata una campagna di prevenzione della cecità, resa necessaria dal fatto che la maggior parte della popolazione non conosce le malattie oculari e, soprattutto, non è informata dei rischi a cui può andare incontro non sottoponendosi a visite regolari.
Così, nelle piazze di arrivo di ciascuna tappa sarà presente un'unità mobile oftalmica con medici oculistici che, oltre a sensibilizzare i cittadini sul tema, effettueranno uno screening visivo gratuito. Il primo Raid risale al giugno del 1988, quando un gruppo di ciclisti in tandem si snodò da Forlì a Pescara, attraversando in sei giorni le più rinomate località marine e montane della Romagna, delle Marche e dell'Abruzzo. Da quel momento la manifestazione ha toccato le varie regioni italiane. «Una bella iniziativa per promuovere la pratica sportiva tra i non vedenti i quali, oltre che nel ciclismo, sono impegnati nello sci, nel nuoto, nell'atletica, nel tiro con l'arco e nella barca a vela», ha detto Rafanelli, evidenziando come «simili eventi costituiscano anche una preziosa occasione per sensibilizzare le amministrazioni locali e le realtà che si occupano dei diversamente abili nell'ambito sportivo». «Il Raid - ha aggiunto Quatraro, - dimostra che attraverso la pratica sportiva si possono coinvolgere persone con qualsiasi tipo di disagio o disabilità.
Insomma, lo sport può davvero accorciare le distanze e permettere una piena integrazione tra le persone».