Un film di animazione per informare i fiorentini sul progetto di sottoattraversamento TAV della città. Un'opera da un miliardo e mezzo di euro voluta dagli enti locali e che ha visto le cooperative "rosse" vincere l'appalto. Chi ci perde? «La città tutta, a causa di progetto inutile e dannoso fino al punto di mettere a rischio oltre 180 palazzi tra Campo di Marte e Castello» - hanno dichiarato Ornella De Zordo e Tiziano Cardosi, del Comitato contro il sottoattraversamento". «Il video - hanno continuato - mostra la mappa, strada per strada, del tracciato e dei rischi ad esso legato, mettendo in evidenza anche il costo ambientale: oltre ai danni alla falda acquifera saranno migliaia i Tir che per oltre cinque anni intaseranno il traffico fiorentino».
«Eppure l'alternativa di superficie esiste: più economica (300 milioni) per consentire alla TAV di passare senza danni da Firenze e garantire con le risorse rimanenti (1.200 milioni) la realizzazione di un sistema intermodale di mobilità cittadina a servizio di chi vive, lavora o fa il turista tra Firenze, Prato, Pistoia, il Mugello, il Valdarno e l'Empolese.
Si tratta di un progetto elaborato dall'Università di Firenze e coordinato dagli architetti e urbanisti Alberto Ziparo e Maurizio De Zordo.» «Il breve documentario è stato realizzato dal “Comitato contro il sottoattraversamento AV di Firenze”, una realtà cittadina che abbiamo contribuito a fondare e che, naturalmente, mette questo lavoro a disposizione di tutti, purché venga utilizzato esclusivamente citandone la fonte e in maniera integrale» - hanno detto De Zordo e Cardosi. «Può essere incluso nei siti internet di chi crede nella libera informazione grazie al codice You Tube, e supplisce in maniera adeguata ad uno dei compiti fondamentali delle istituzioni locali: quello di informare i cittadini sulle grandi opere che coinvolgono il territorio.
Nel caso del sottoattraversamento, visti gli enormi interessi in gioco, Comune, Provincia e Regione hanno preferito non informare adeguatamente la città» - hanno concluso De Zordo e Cardosi. «Ne prendiamo atto ma non ci arrendiamo e invitiamo tutti gli elettori - dopo aver visto il video - ad agire di conseguenza».