Gli Ecologisti Democratici della Toscana e il Circolo di Firenze hanno messo sul tavolo, nel corso del convegno “Occhi aperti nel Sottoattraversamento”, svoltosi all’Hotel Centrale Malaspina a Firenze, le loro proposte sulle tecniche, tecnologie e strumenti da realizzare come ‘prima infrastruttura’ prima dello scavo in galleria, per l’informazione e la comunicazione ai cittadini, per la trasparenza dei costi e della gestione dei lavori, per la sicurezza dei cantieri, il monitoraggio dello scavo e la qualità complessiva dell’opera.
Al convegno, presieduto da Erasmo D’Angelis e Alberto Di Cintio, rispettivamente presidente regionale Ecodem e coordinatore Circolo Ecodem Firenze, hanno partecipato l’assessore ai Trasporti della Regione Toscana Riccardo Conti, il presidente dell’Osservatorio Ambientale Pietro Rubellini, il direttore di Arpat Sonia Cantoni, l’esperto di comunicazione Antonio Ferro, rappresentanti di Ferrovie dello Stato, Coopsette, Sindacato, Associazioni ambientaliste e categorie economiche. Molto interesse ha suscitato la presentazione di un modello di monitoraggio continuo per 24 ore in corso d’opera durante lo scavo di gallerie in ambito urbano, presentato dall’Ingegnere Domenico Andreis, Consigliere di Amministrazione della Società Golder Associates, la più importante società internazionale geo-tecnica del mondo con 7.000 tra ingegneri e tecnici sparsi in 160 sedi.
Si tratta del sistema più sofisticato di controllo in continuo H24, utilizzato con successo per i lavori delle più importanti metropolitane del mondo. Da anni consulenti per la metropolitana di New York dove sono stati protagonisti dei controlli per l’ultimo intervento di ricostruzione del passaggio sotto la delicatissima area delle Twin Towers colpite dal terrorismo. In Italia il loro sistema di monitoraggio è stato utilizzato per 6 anni in uno dei tre tronconi ferroviari sotterranei di Bologna (l’unico che non ha suscitato proteste dei cittadini e il primo ad essere terminato) e per il sottoattraversamento Tav di Torino.
“Siamo tutti convinti dell’urgenza di modernizzare e rendere efficiente il sistema dei trasporti e della mobilità cittadina. L’obiettivo della Regione è far viaggiare in treno 500mila toscani ogni mattina, il doppio dei viaggiatori di oggi. E’ una vera rivoluzione ecologica, la scommessa vincente per ridurre drasticamente l’emissione di polveri sottili e altri veleni e garantire una migliore qualità della vita nelle città. Dobbiamo assolutamente spostare una considerevole quota di traffico su ferro, sia merci che passeggeri.
Ormai strade e autostrade sono al collasso: siamo alla cifra-record di 106 milioni di passaggi di veicoli l’anno, il 30% Tir, nel solo tratto Firenze nord-Firenze sud, con un aumento annuo del 3%. Va invertita questa tendenza al suicidio”, ha spiegato Erasmo D’Angelis introducendo i lavori. “Sappiamo che il sottoattraversamento ha superato tutte le valutazioni di impatto ambientale. Sappiamo, dalla lezione del Mugello, quanto possa essere delicato l'equilibrio idrografico sotterraneo e intervenire su un territorio di pregio e grandi suggestioni come Firenze – ha continuato D’Angelis – Per questo non si deve trascurare nulla e non può esserci spazio per carenze di garanzie robuste, studi scientificamente validi, controlli e verifiche rigorose per evitare qualsiasi errore in fase di esecuzione.
Ci sono le condizioni per poter lavorare in piena sicurezza e abbiamo un sistema pubblico dei controlli, dall’Osservatorio ambientale all’Arpat, di qualità. Ma tutti gli occhi dell’Italia e del mondo saranno puntati su Firenze e sono vietati gli errori e le omissioni di qualsiasi tipo”.
“La realizzazione del sottoattraversamento ferroviario rappresenta per Firenze e per la Toscana una scelta strategica che porterà alla definitiva attuazione del progetto AV/AC, Alta Velocità e Alta Capacità – ha detto Riccardo Conti - ciò significa che a fianco della disponibilità dei treni veloci ci sarà anche un forte sviluppo del sistema ferroviario metropolitano di superficie, che prevederà un numero maggiore di treni regionali e locali, il progetto dei 500.000 passeggeri in treno al giorno.
Altre proposte avrebbero comportato una forte penalizzazione dei servizi offerti ai pendolari, allo stesso tempo non sarebbe stato possibile un potenziamento del trasporto merci. Naturalmente – ha concluso Conti - sono state valutate tutte le criticità legate alla realizzazione dell’opera. Il sottoattraversamento ha, infatti, superato la VIA, ma faremo tesoro delle esperienze precedenti ponendo una particolare attenzione sul monitoraggio ambientale e sulla comunicazione ai cittadini”.
“Il nostro obiettivo – spiega Alberto Di Cintio – è ricreare fiducia tra i cittadini che oggi sono perlopiù allarmati o disinformati, nei confronti di una grande opera pubblica e per questo, prima della sua cantierizzazione, poniamo l’attenzione massima sulla riduzione dei disagi e dell’impatto dei cantieri, sui sistemi di controllo e monitoraggio, sulla corretta e trasparente gestione e sulla comunicazione nei confronti dei cittadini.
L’opera deve garantire quel salto di qualità nella mobilità alternativa e su ferro nella nostra città ed essere utile anche per liberare binari per le migliaia di pendolari che oggi viaggiano spesso in condizioni preoccupanti. Per questo è determinante porre l’attenzione massima in questa fase sulla corretta e trasparente gestione dei flussi di informazione verso i cittadini e le famiglie”. “Basta leggere la stampa internazionale per capire come il mondo guarda alla Toscana e a Firenze con un’attenzione massima.
La scarsa qualità dei monitoraggi e dei lavori non è compatibile con la qualità dei luoghi e dei beni naturali e storici coinvolti perché eventuali modificazioni rischiano di alterare ambienti di rara bellezza – ha spiegato il dottor Antonio Ferro, tra i più importanti comunicatori ambientali che ha gestito la comunicazione e il rapporto con i cittadini e comitati in moltissimi casi di opere pubbliche e grandi insediamenti e impianti che hanno provocato allarme sociale - Di cosa c’è bisogno per evitare errori? Primo, di dialogo con i cittadini, di una cabina di regia con professionalità diverse e autorevoli garanti.
Di personale necessario per gestite sportelli pubblici di informazione e che Comune, Provincia e Regione producano il massimo sforzo per accompagnare un salto di qualità e di profilo complessivo del modo di governare questa grande opera pubblica in tutte le fasi di progettazione ed esecuzione e nell’accurato monitoraggio nella fascia d’influenza dei lavori. A Firenze ci sono tutte le condizioni per fare un buon lavoro. Se vogliamo sintetizzarlo con uno slogan: ‘una comunicazione trasparente, partecipata, continuativa e capillare’”.
“Aprire oggi i cantieri per la realizzazione del tunnel Tav sotto Firenze è una forzatura illegittima”. E' il commento di Ornella De Zordo, che parteciperà domani, a partire dalle ore 10.30 in piazza Dalmazia, al presidio informativo organizzato dal Comitato No-Tav Firenze.
“Abbiamo avversato l'opera dal primo momento in cui è stata presentata – ha sottolineato Ornella De Zordo – non ci convincevano da subito l'impatto ambientale, i costi, i tempi di realizzazione e l'impatto che avrebbe avuto sulla cittadinanza.
Adesso le notizie che escono ogni giorno ci raccontano che i cantieri porteranno la città ad una nuova paralisi e gli edifici a rischio crolli saranno molti di più di quelli previsti. Basta vedere cos'è successo a Bologna: scavando sottoterra per l'alta velocità si sono verificati gravi danni alle case di via Caracci, che per morfologia somiglia molto a via Campo D'Arrigo, sotto la quale sono previsti gli scavi a Firenze. Per non parlare poi del passaggio di centinaia di camion, che ingorgheranno ed inquineranno ancor di più la città.
E' per tutti questi motivi che abbiamo presentato ieri questa 'verifica di ottemperanza' al Ministero dell'Ambiente, Commissione Europea, Osservatorio Ambientale e della quale è stata informata anche la Procura di Firenze. Secondo noi le autorità stanno tentando di far partire i lavori non rispettando i criteri previsti dagli stessi progetti”.