Si inaugura domani a Cortona la mostra “Ottone Rosai . L’ombra nascosta dentro”. La mostra, ripercorre per intero l’eccezionale percorso espressivo di uno dei maggiori artisti nell’Italia del Novecento Sono esposte al Museo dell’Accademia Etrusca una cinquantina di opere, fra disegni ed oli, selezionati dal curatore, Giovanni Faccenda, tra quelli più significativi dell’intera raccolta rosaiana, in grado di testimoniare la visione profetica del Maestro riguardo la nebulosa sorte della nostra umanità, continuamente assalita da angosce, paure ed inquietudini, in parte o del tutto rivelatrici di un inspiegabile male oscuro.
Due le sezioni a scandire il percorso espositivo: una dedicata ai disegni, realizzati da Rosai fra il 1921 ed il 1938 (prevalentemente ai tavoli dei caffè letterari fiorentini), ed una con i famosi dipinti ad olio, che tanta influenza esercitarono su Francis Bacon, portati a termine fra il 1939 ed il 1956, anno che precede quello della sua morte ad Ivrea. Di strategica importanza, anche per il legame con il luogo deputata ad accoglierla, la tela Cortona, una delle opere più significative alle quali Rosai ebbe a lavorare nella sua ultima stagione creativa.
Altre straordinarie pagine di pittura in mostra sono: Paesaggio (1939), La nonna (1941), Due suonatori (1954) e Via San Leonardo (1956). Tra i disegni in esposizione, spiccano tre capolavori del 1921: Autoritratto, Omini al caffè, Case in collina. E ancora: Carbonai in via Toscanella (1927), Ritratto di Dino (1932) e I domenicani (1936). Scrive Giovanni Faccenda in catalogo: «Ogni uomo rimane mistero da indagare, specchio nel quale scorgere la stessa torrida solitudine che aggrava il peso dei suoi giorni, l’infelicità, silenziosa, di una condizione vitale comune a molti, troppi: una smorfia di fatica che apparenterà, negli anni Quaranta, ritratti e autoritratti.
Il male di vivere. Un’ansia febbrile resiste simultanea in ogni parto grafico: riecheggia, inesauribile, nel vibrante rapporto che stimolano questi fogli. Oggi come allora. A dispetto del tempo. Segni, come cicatrici, avuti in eredità per un amaro testamento.» Rosai è stato forse l’ultimo artista fiorentino ad avere quel riconoscimento della critica nazionale e internazionale che, negli ultimi cinquanta anni ha praticamente ignorato le ricerche artistiche dei pittori toscani. Una fortuna anche di mercato e di pubblico che trova giustificazione nella qualità di un eccezionale percorso artistico, ben esemplato nella mostra di Cortona.
Rosai. L’ombra nascosta dentro
a cura di Giovanni Faccenda
Maec, Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona
piazza Signorelli, 9 - 52044 Cortona