Oggetti erotici. È quanto hanno trovato gli agenti di Polizia Municipale ieri mattina in un noto grande magazzino. Il controllo è scattato in seguito a una segnalazione di una signora arrivata ieri mattina all'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana. L'assessore ha voluto verificare di persona la veridicità della segnalazione e insieme al comandante della Polizia Municipale si è recato nel grande magazzino. Qui ha potuto vedere direttamente quanto segnalato dalla signora nella email, ovvero oggetti erotici esposti nel reparto biancheria intima donna, su un piano rialzato, differenziato dalla superficie di vendita per favorire l´accesso solo a pubblico interessato.
E´ scattato ugualmentel'intervento degli agenti della Polizia Municipale che hanno contestato al direttore del negozio la violazione dell'articolo 28 del nuovo regolamento di Polizia Urbana ("la vendita di articoli erotici riservati esclusivamente ai maggiorenni è ammessa solamente in esercizi commerciali che consentano la necessaria riservatezza, che abbiano l'ingresso distante almeno 200 metri da scuole, giardini, edifici destinati a luogo di culto o alla memoria dei defunti e dalle cui vetrine o mostre non sia possibile scorgere l'interno del locale o i prodotti messi in vendita.
Qualora negli esercizi si vendano anche altri articoli in libera vendita, deve essere salvaguardata comunque la necessaria riservatezza e i prodotti destinati esclusivamente ai maggiorenni devono essere conservati o esposti in zone non immediatamente visibili"). E questo perché, come si legge nel verbale di contestazione, permetteva la vendita di articoli erotici riservati ai maggiorenni in esercizio commerciale che non consente la necessaria riservatezza. La zona era sì delimitata da tendaggi, al momento aperti, ma non era presente precisa indicazione che lo spazio era riservato ad un pubblico adulto.
Inoltre, sempre sulla base dell'articolo 28, la vendita era in luogo ad una distanza inferiore ai 200 metri previsti da un luogo di culto. Per gli articoli esposti è scattato il sequestro mentre il direttore del negozio è stato multato.
“L'ossessione securitaria degli amministratori fiorentini sembra essere arrivata al culmine”. E' questo il commento di Ornella De Zordo e di Francesca Conti e Silvia Chiarantini, candidate per il Consiglio Comunale nelle liste di Per Unaltracittà, alla notizia del sequestro di “sex toys” per donne a forma di paperelle in un grande magazzino.
“Mentre la città sta diventando un percorso ad ostacoli fra lavori in corso, strade male asfaltate, cassonetti invadenti e Suv in Ztl – aggiungono De Zordo, Conti e Chiarantini – il comandante della polizia municipale e l'assessore Cioni si sono recati di persona a multare il direttore del negozio che ha violato l'articolo 28 del nuovo regolamento di Polizia Urbana, dove si stabilisce che gli articoli erotici possono essere venduti in esercizi commerciali che abbiano l'ingresso distante almeno 200 metri da scuole, giardini, edifici destinati a luogo di culto o alla memoria dei defunti”.
“L'area del negozio – proseguono – era protetta e segnalata come destinata ad un pubblico adulto, ma pare che una signora si sia risentita nel trovare la strana paperella ed abbia chiamato addirittura i vigili. Ha forse temuto per l’incolumità dei bambini? Dovremmo allora chiamare i vigili tutte le volte che accendiamo la televisione?”. “Le società mutano, i tabù vengono superati, eppure le gerarchie politiche e religiose continuano a frenare i naturali sviluppi in nome dell’ordine e del controllo – concludono De Zordo, Conti e Chiarantini – che è il più efficace strumento di repressione e quindi di conservazione del potere.
La scuola e la società dovrebbero educare ad una sessualità consapevole e all'autodeterminazione sostenendo gli adolescenti nel complesso percorso di consapevolezza dei loro diversi orientamenti sessuali”.
"Una lunga, magari se ultratrentennale, permanenza a Palazzo Vecchio in Consiglio e Giunta può essere fonte di qualche disagio? -si domanda Laura Lodigiani candidato a sindaco di Firenze, Lega Nord Toscana- Potrebbe essere un nuovo fenomeno degno di studio, come la sindrome di Stendhal, per fortuna è ancora un fenomeno assai cicoscritto.
Che dire altrimenti dell'incredibile e arzigogolato provvedimento di sequestro, preso dall'inossidabile assessore Graziano Cioni, sembra sollecitato da UNA sola segnalazione e-mail, in relazione ad alcuni oggetti scherzosi presenti nei magazzini Coin di via Calzaioli? Ora quindi non solo sceriffo ma anche terribile censore della morale pubblica evocando in un sol momento Torquemada e Savonarola! La vicenda sembra farsesca ma purtroppo è molto più seria, essendo l'ultima di una serie di provvedimenti irrilevanti, assai discutibili e un attimo schizzofrenici che Palazzo Vecchio, il suo Consiglio e la sua Giunta hanno preso , trascurando ben altri e molto più serie questioni.
Problemi che irrisolti o mal gestiti stanno portano Firenze ad un inarrestabile declino. L'appuntamento elettorale di giugno potrebbe permettere alla città un forte e augurabile cambio di Amministrazione, oltre che un meritato riposo per chi ne è responsabile da troppo tempo con gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti i fiorentini e non".