L’Accademia di Belle Arti esce dai propri confini storici e invade la città. Con cento nuovi giovani autori che si dispongono per gallerie, musei, spazi monumentali, serre, istituzioni culturali, piazze e gallerie. Una sorta di Biennale dei giovani che per una settimana, dal 15 al 23 maggio, animerà la città con mostre, performance, conferenze in piazza e collegamenti web con tutto il mondo. È “stART point” uno dei tanti eventi in calendario nel Genio Fiorentino.
Cento autori e trenta point attivati da un unico stART.
Una occasione preziosa per la città: per scoprire le ricerche che si svolgono in una delle sue più antiche istituzioni culturali, per rilanciare l’idea di un nuovo collezionismo, giovane, dinamico, “low cost”; per tornare a discutere, all’interno del complesso circuito pubblico/privato che questa iniziativa mette in moto, del suo ruolo culturale sul fronte della contemporaneità.
StART point come una rete. Dieci fra le più prestigiose gallerie cittadine ospiteranno mostre di giovani autori, e sarà quello il punto di vista del mercato, autonomo nelle sue scelte e nelle sue strategie.
Tutti gli atelier dell’Accademia, dalle scuole di pittura a quelle di arti multimediali, passando per le grafiche, i video e le decorazioni, sono stati coinvolti e hanno proposto - ed ecco il punto di vista dell’Istituzione - un numero assai alto di giovani autori. Che, filtrati da un gruppo di curatori – il terzo punto di vista - sono stati riuniti in mostre, installazioni, rassegne video e performance, secondo affinità di ricerca o sintonia con i luoghi.
Così, una grande mostra nei suggestivi sotterranei degli Innocenti alla SS.
Annunziata, indagherà il movimento dal paesaggio rappresentato all’arte ambientale; nelle antiche serre del Giardino dei Semplici si lavorerà sull’idea delle leggerezza e dei processi naturali, con lunghi teli di seta dipinti e interventi sui vetri; nel cortile di Palazzo Tornabuoni sull’idea del potere attraverso un monumentale disegno, I Medici in armi, al Pronto Soccorso di Careggi sull’idea della Medicina dello sguardo; alla Casa della Creatività una rassegna di video, Pennelli, tastiere, telecamere, scalpelli, presenterà invece un nuovo dialogo con le discipline classiche.
In piazza Bartali, davanti alla Coop, una complesso meccanismo, una scultura gorgogliante fatta di pozzetti scolatori, reinterpreterà il Beckett di Giorni felici … Una sorta di Biennale dei giovani, della nuova creatività, del nuovo collezionismo “low cost”, delle felice integrazione tra situazioni: i tanti point di stART non sono infatti solo quelli gestiti dall’Accademia e dalle gallerie, ma anche le tante altre istituzioni cittadine, dal CCCS La Strozzina all’Istituto d’Arte di Porta Romana al Liceo Artistico, che si uniscono con loro proposte convinti della necessità di fare sistema tutti insieme.
Anche i docenti dell’Accademia saranno presenti, grazie alla concomitanza di un’altra mostra, Il corpo dell’opera che riunisce tre di loro nella Sala Ghiberti in un confronto inedito con la copia settecentesca delle celeberrime Porte del Paradiso.