In occasione dei cento anni dalla nascita del Futurismo, l’esposizione Primo Conti. Capolavori del futurismo e dintorni, ospitata nella Basilica di Sant’Alessandro a Fiesole, vuole rendere omaggio all’intensa partecipazione del Maestro a quella stagione e all’azione da lui successivamente intrapresa per la valorizzazione del movimento e della sua memoria. La mostra - promossa dalla Provincia di Firenze, dal Comune di Firenze, dal Comune di Fiesole, dalla Fondazione Primo Conti di Fiesole e curata da Chiara Toti con la collaborazione di Donata Spadolini - propone al pubblico quasi nella sua interezza il corpus delle opere futuriste realizzate dall’artista a partire dall’autunno del 1917, quando in seguito all’incontro con Giacomo Balla e Filippo Tommaso Marinetti, Conti accordò la sua entusiastica adesione al gruppo fiorentino gravitante intorno a “L’Italia Futurista”.
Dipinti quali La Cocomeraia, Simultaneità di ambienti, Profughe alla stazione, Strada di paese, esemplificano infatti un percorso assai vario di sperimentazione tecnica e compositiva che egli portò avanti in stretto connubio con l’attività letteraria; attraverso l’Oste burlone o il Demetrio felice la mostra intende invece ricordare le esperienze che segnarono il passaggio, tra il 1919 e il 1920, dal futurismo ad una originale metafisica da osteria che trovava allora eco ne “Il Centone”, rivista fondata da Primo Conti e Corrado Pavolini.
La mostra affianca alle opere pittoriche una sezione di grafica con una selezione di quaranta disegni (tra cui anche alcuni inediti provenienti da taccuini e manoscritti) che testimoniano l’evolversi del cammino dell’artista dai primigeni accostamenti al lessico futurista già nel 1914 fino al recupero formale degli anni Venti. Completerà infine il percorso, una sezione documentaria che ricorderà le sue frequentazioni futuriste e alcuni degli eventi che segnarono la sua formazione come la mostre futuriste di “Lacerba” e di “Boccioni scultore” presso la Libreria Gonnelli nel 1913-1914.
Tutto il materiale documentario esposto in mostra proviene dall’Archivio di Primo Conti, oggi conservato nel Centro di Documentazione sulle Avanguardie Storiche istituito dallo stesso Conti presso la Fondazione fiesolana che dal 1980 porta il suo nome, centro che, essendosi negli anni arricchito di numerosi fondi di argomento futurista (tra gli altri ricordiamo quelli di Giovanni Papini, Francesco Cangiullo, Achille Lega, Emilio Notte, Francesco Meriano, Neri e Vieri Nannetti, Corrado Pavolini, Osvaldo Peruzzi, Lucio Venna, Emilio Settimelli, Francesco Balilla Pratella), si attesta oggi a livello nazionale come fondamentale luogo di studio del movimento.
Il catalogo della mostra sarà edito da Pagliai Polistampa con introduzione del Prof. Enrico Crispolti.