“Un gesto preoccupante, tanto più perché commesso nel giorno della festa di tutti. E' il segno di una città che non è più quella che i fiorentini vogliono. Il segno del perché ogni giorno persone di qualsiasi idea politica mi chiedono di essere io a cambiarla. Io che come loro la amo e la voglio tollerante e civile”.
Così il candidato sindaco per il centrodestra, Giovanni Galli, ha commentato l'aggressione subita da alcuni giovani volontari della sua lista civica impegnati in un volantinaggio in Piazza Strozzi.
Per Alessio Bonciani, coordinatore cittadino e deputato del Pdl, quanto accaduto oggi a Firenze in piazza Strozzi al gazebo del candidato sindaco è “la conferma definitiva di un clima avvelenato e pericoloso.
Nonostante la riunione che si è svolta in Prefettura lunedì scorso, alla presenza del Questore, del Prefetto e del Comandante provinciale dei Carabinieri, a seguito della bomba carta alla sede del Popolo della Libertà di piazza Pier Vettori, dobbiamo prendere atto di un ulteriore grave episodio a distanza di pochi giorni. Quanto accaduto in piazza Strozzi rappresenta un atto di violenza nei confronti di chi, esponendosi in prima persona, cerca di offrire a questa città alternative e contribuire all’arricchimento di quella democrazia che è preziosa per tutti”.
“Eventi intimidatori si sono susseguiti dal’inizio di quest’anno crescendo di intensità fino ad arrivare all’atto di oggi in cui un petardo lanciato con intenzione di colpire da un gruppo di delinquenti ha costretto la persona colpita a ricorrere alle cure ospedaliere - prosegue Bonciani - e solo il caso ha impedito che succedesse anche di peggio.
Credo a questo punto opportuno che, se veramente questo corteo è riconducibile ai centri sociali, sia giunta l’ora di fare chiarezza su chi vive in questi coni d’ombra. Se infatti le persone responsabili di questo gesto rappresentano quei gruppi e quelle culture, allora questi centri sociali è meglio chiuderli subito, invece di continuare, come fatto in questi anni, a pagare loro perfino le bollette. Se così non è, allora invito i responsabili di quei centri a dissociarsi ed esprimere ferma condanna e a dimostrare nei fatti che queste persone e questi gesti non appartengono al loro mondo.
Cosa della quale io, fino a prova contraria, dubito. Parimenti, solleciterò l’attenzione e l’interessamento di tutti i livelli istituzionali per un pronto e rapido ripristino delle normali condizioni di agibilità politica in questa città”.
“Non è pensabile - afferma Angelo Pollina (Pdl), vice presidente del Consiglio regionale - che si possano verificare fatti del genere. A questo punto ci sono responsabilità politiche e non che dovranno essere accertate. Il lancio di petardi e fumogeni ai danni dei giovani presenti al gazebo, uno dei quali è rimasto ferito e la distruzione di materiale elettorale sono gesti da delinquenti”.
Quindi il coordinatore dei Giovani del Popolo della Libertà/Forza Italia - Firenze, Tommaso Villa, ha dichiarato: “Ancora una volta a Firenze dopo la bomba carta alla sede di Forza Italia ed altri episodi noti contro gazebo e banchini organizzati da formazioni politiche di centrodestra in città, siamo nuovamente a denunciare un clima politico inaccettabile durante questa campagna elettorale verso le elezioni amministrative del prossimo giugno. Non è concepibile che esistano giovani in questa città che possano tranquillamente lanciare e detenere petardi durante le loro manifestazioni (addirittura autorizzate) come quelli della sinistra estrema, ed altri come noi moderati o come i giovani della Lista Galli che finiscono per sentirsi minacciati nella loro libertà di espressione.
Trovo inoltre sia sconcertante, che proprio oggi 25 aprile, giornata che dovrebbe unire l’Italia contro ogni tipo di sopraffazione ideologica si debba assistere a simili aggressioni mosse da menti malate. Non saranno certo questi atti vergognosi a limitare la nostra libertà di parola e di pensiero. Oggi ancora di più chiediamo a tutte le forze giovani e moderate della città di reagire davanti a chi usa la violenza come mezzo di comunicazione politica. Dimostrando ancora una volta che il confronto politico si basa sui contenuti e le idee non sulla violenza e le aggressioni”.