Firenze- Il monitoraggio sui servizi idrici e la raccolta e smaltimento dei rifiuti realizzato nel circondario empolese-Valdelsa dimostra che c'è bisogno di un osservatorio regionale che tenga sotto osservazione i servizi pubblici locali: l'unico modo, serio e concreto, per capire cosa non funziona e spingere le aziende che li gestiscono a migliorarsi. Lo sottolinea l'assessore alle riforme istituzionali della Toscana, intervenuto nel pomeriggio ad Empoli all'assemblea del circondario nell'ex Convento degli Agostiniani.
Quella empolese è la prima esperienza del genere in Toscana e potrebbe ben diventare, a giudizio dell'assessore, un'esperienza pilota per tutta la Toscana. Del resto un osservatorio regionale già era stato previsto nella prop osta di legge sui servizi pubblici locali della giunta che aspetta di essere discussa dal Consiglio regionale. Senza un monitoraggio e un osservatorio che misuri la qualità dei servizi sulla base di precisi parametri, avverte sempre l'assessore, il rischio è che ogni considerazione sia il frutto di una percezione limitata, neppure ancorata a dati concreti, o sia lasciata alla speculazione politica.
Lo studio presentato oggi a Empoli scatta la fotografia dei servizi idrici e di igiene urbana degli undici comuni del circondario fino a dicembre del 2007. Un quadro tutto sommato virtuoso, che vede gli undici comuni in genere primeggiare rispetto ai 57 dell'intero Ato 2 per quanto riguarda l'acqua o ai 26 serviti da Publiambiente per lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti. (wf)