Firenze- Il piano di monitoraggio delle emissioni, ma anche la questione del ridotto conferimento di rifiuti non pericolosi, urbani e assimilati, il traffico circostante e le ripercussioni a livello tariffario per l’abbandono dell'impianto dall'Ato fiorentino.
Questi i punti che saranno affrontati nel sopralluogo all'impianto Il Pago, nel Comune di Firenzuola (Fi), martedì 7 ottobre dalla commissione speciale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti urbani presieduta da Paolo Marcheschi (Fi-Pdl).
“Le discariche stanno chiudendo mentre quella di Firenzuola è stata ampliata perché adibita a 'sistemare' parte dei rifiuti dell'area metropolitana, nuovo Ato centro”, anticipa Marcheschi.
“C'è da capire come mai, ad appena un mese dall'apertura, è già polemica su quello che doveva essere un sito da 700mila metri cubi di spazzatura nel prossimo decennio e che invece lavora a ciclo ridotto visto l'esiguo numero di mezzi che vi transitano. Era programmata l'effettiva riduzione della quantità di rifiuti da conferire?”.
Oltre a questo interrogativo, il presidente della commissione punta ad approfondire anche altri aspetti: “Appena qualche giorno fa – ricorda Marcheschi - la Regione ha concesso ai Comuni dell'alto Mugello (Firenzuola, Palazzuolo e Marradi) di entrare nell'Ambito ottimale 5 dell'Emilia Romagna”.
“Vorrei capire quali possono essere le ripercussioni sia sul bilancio di Firenzuola che sulle tariffe anche dei fiorentini che dovranno esportare i loro rifiuti in un altro Ambito e se ci sono accordi che prevedono che la discarica di Firenzuola resti a servizio dell'Ato centro”.
Durante il sopralluogo saranno inoltre verificati tutti gli standard di sicurezza messi in campo da Hera, società che ha realizzato e gestisce il sito. La superficie complessiva dell'impianto è costituita oltre che dal corpo della discarica, anche da un complesso (gestito dal gruppo Icq ndr) per la produzione energetica da recupero del biogas. “Firenzuola è già sottoposta a stress urbanistici importanti quindi - spiega il presidente della commissione – la visita servirà anche per verificare l'area circostante che è soggetta a vincoli idrogeologici, impatto floro-faunistico ed è molto vicina ad aree naturali protette da tutele ambientali e paesaggistiche.
Controlleremo che tutti i protocolli di sicurezza sulle emissioni in atmosfera, siano esse derivate dall'impianto di combustione biogas o conseguenti al transito degli automezzi, siano rigorosamente rispettati. Così come controlleremo l'impatto acustico, gli scarichi idrici e la loro portata su suolo e sottosuolo”. Informazioni saranno quindi acquisite sulla viabilità circostante la discarica. (f.cio)