Careggi: il chirurgo viareggino Macchiarini opera alla trachea senza anestesia totale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2009 13:55
Careggi: il chirurgo viareggino Macchiarini opera alla trachea senza anestesia totale

di Susanna Cressati
Firenze- Il professor Paolo Macchiarini ha eseguito oggi all'Ospedale di Careggi, a Firenze, due interventi mai effettuati prima nel nostro paese. Il chirurgo di origine viareggina, attivo da molti anni all'estero, ha operato in anestesia locale due pazienti (entrambi fiorentini) affetti da stenosi alla trachea, con una tecnica che aveva presentato nel gennaio scorso a San Francisco (Usa).

Si tratta dei primi interventi realizzati in Toscana dal direttore del Dipartimento di chirurgia toracica generale dell’Hospital Clinic di Barcellona, dal momento in cui ha accettato la proposta che gli era stata avanzata dall'assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi di mettere la sua indiscussa competenza a disposizione della sanità regionale e nazionale. Un invito rivolto al professore sulla base della possibilità di “chiamata diretta e per chiara fama” prevista dalla legge n.1 del 9 genna io 2009.
L'attività del professor Macchiarini si inquadra nell'ambito del “Laboratorio clinico per la patologia toracica ad alta complessità vascolare e respiratoria e alternativa al trapianto polmonare”, costituito a fine anno con delibera della giunta regionale presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, in accordo con la Facoltà di Medicina dell'Università di Firenze.

La struttura, che potrà avvalersi delle professionalità tra le migliori in questo campo a livello nazionale e internazionale, è destinata a svolgere attività clinica e chirurgica, sia per i cittadini toscani che italiani ed europei, attività di ricerca sperimentale e clinica e di formazione medica e infermieristica.
«Mettiamo a disposizione dei pazienti quanto di meglio sta esprimendo in questo momento l'esperienza clinica a livello internazionale - ha affermato l'assessore Rossi nel corso di una conferenz a stampa – Questa è anche una grande operazione di confronto, di innovazione e insieme una opportunità di crescita per tutta la sanità toscana e italiana.

Potranno così cessare quei viaggi della speranza che costringono tanti pazienti a rivolgersi, a spese del servizio sanitario, a strutture di altri paesi, come appunto quella di Barcellona. Basterebbe solo questo per considerare già recuperato l'investimento deciso per finanziare questo progetto. Voglio però soprattutto ringraziare, insieme al professor Macchiarini, in particolare l'Università, l'Azienda Careggi e tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri e tecnici, che hanno dimostrato fin da subito uno spirito di collaborazione e impegno e hanno reso possibile questi primi interventi.

Un grazie anche all'Università di Barcellona che ha consentito in questa occasione a due dei suoi professionisti di affiancare il professor Macchiarini». «Qu esto tipo di intervento – ha spiegato il chirurgo nel corso della conferenza stampa – ha una valenza tecnica ma anche psicologica e umana. Permette infatti il recupero immediato del paziente, che non viene sottoposto ad anestesia generale, e quindi un taglio drastico dei tempi di degenza. Con questo progetto poi I pazienti e i loro familiari non sono costretti ad affrontare il disagio di frequenti trasferimenti o lunghe permanenze lontano da casa».

Alla conferenza stampa era presente anche il paziente operato, il signor Mariano Terziani, 70 anni, aretino, che soffriva di una stenosi della trachea subito al di sotto delle corde vocali. L'intervento è stato fatto con un'anestesia locoregionale a livello epidurale e un'incisione di due-tre centimetri. «Avevo paura – ha raccontato Terziani -, invece non ce n'è stato alcun motivo. Macchiarini ha una mano da favola. Sto molto bene, appena operato mi sono alzato e sono sceso dal lettino d a solo.» La “performance” del professore viareggino rappresenta solo un passo iniziale.

Infatti Macchiarini ha già visitato nelle ultime settimane una trentina di pazienti, una parte dei quali toscani, e continuerà a farlo periodicamente a Careggi. L'attività è ora destinata a proseguire. Si stanno già individuando le infrastrutture per sviluppare, come previsto dalla delibera regionale, le attività di ricerca clinica e sperimentale. In un arco di tempo ragionevole, secondo il professore, sarà possibile mettere in moto la ricerca e portarla ai livelli già affermati a Barcellona.

«Questa esperienza - ha concluso l'assessore Rossi - potrà portare anche ad un rafforzame nto dell'offerta nel settore dei trapianti, con l'ambizione di dare risposte positive non solo ai pazienti toscani ma anche a quelli che potranno essere richiamati da fuori regione» .

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