Firenze– Su 800 mila abitanti di Firenze e provincia, oltre 65 mila soffrono di osteoporosi, malattia spesso invalidante che colpisce soprattutto le donne, epidemia crescente in parallelo all’invecchiamento della popolazione. Questi dati allarmanti, accreditati da stime delle società scientifiche, sono al centro del convegno Osteoporosi: causa, cura e prevenzione che l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (ONDA.), in collaborazione con la Fondazione FIRMO Raffaella Becagli, organizza a Firenze lunedì 16 febbraio (ore 17), nella sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 1), grazie al patrocinio della Provincia, del Comune e della Regione Toscana.
Due le relazioni: Come evitare le fratture da osteoporosi dell’endocrinologa dell’università di Firenze Maria Luisa Brandi, presidente di FIRMO; Epidemiologia e trattamento chirurgico delle fratture da osteoporosi del professore Lanfranco Del Sasso, past president della Società italiana di pediatria e reumatologia. Presenta il presidente della provincia Matteo Renzi, modera il chirurgo oncologo Maria Antonietta Nosenzo, consigliere di ONDA. Collaborano all’iniziativa Farmindustria e alcune note aziende farmaceutiche: Amgen Dompe, Igea, Procter&Gamble, Corman, Stroder.
“Come si sa”, ricorda la professoressa Brandi, “l’osteoporosi è una malattia del metabolismo osseo causata dalla riduzione della quantità e qualità dell’osso, con aumento della fragilità e fratture, spontanee o da trauma lieve. Le cause sono varie: nelle donne la più frequente è la mancanza di estrogeni in menopausa. Difatti l’osteoporosi colpisce una donna su due dopo i 45 anni, mentre per gli uomini la casistica è uno su cinque. Tra i fattori di rischio ci sono comunque anche la predisposizione genetica, il trattamento con farmaci che interferiscono con il metabolismo osseo, la menopausa anticipata e vari disordini gastrointestinali”.
Osservatorio ONDA e Fondazione FIRMO operano in sinergia nel finanziamento della ricerca e per sensibilizzare politica e istituzioni. ONDA si rivolge in particolare alle donne attraverso una capillare attività di convegni e una fitta pubblicistica. Insieme le due associazioni hanno di recente dato vita alla Coalizione Italiana per l’Osso, che raggruppa i principali enti operativi nel settore dell’osteoporosi, con l’obiettivo di fare massa critica nei rapporti con il mondo istituzionale. Le parlamentari che aderiscono a ONDA hanno intanto fatto approvare in Senato una mozione che impegna il governo a mobilitarsi contro l’epidemia di osteoporosi, istituendo tra l’altro, a fini terapeutici e assistenziali, un registro nazionale delle fratture di fragilità.