Watchmen -
Un film di Zack Snyder. Con Malin Akerman, Billy Crudup, Matthew Goode, Jackie Earle Haley, Jeffrey Dean Morgan, Patrick Wilson, Carla Gugino, Stephen McHattie, Matt Frewer, Sonya Salomaa, Niall Matter, Laura Mennell, Danny Woodburn, Carrie Genzel, Glenn Ennis, Dan Payne, Apollonia Vanova, Darryl Scheelar, Clint Carleton. Genere Azione, colore 163 minuti. - Produzione Gran Bretagna, USA, Canada 2009. - Distribuzione Universal Pictures - - Vietato ai minori di 14 anni.
Correva il 1986 quando i britannici Alan Moore ai testi e Dave Gibbons alle matite consegnarono alla storia della letteratura Watchmen, l’unica graphic novel ad essere premiata col Premio Hugo e ad essere inserita nella prestiosa classifica del Time dei 100 migliori romanzi moderni in lingua inglese.
Da allora il fumetto non è stato più lo stesso.
In primis, i protagonisti di Watchmen erano supereroi senza poteri (tranne uno) ma con super problemi, nevrosi, disfunzioni sessuali e sociopatie varie. Erano veri e propri vigilantes con immancabili problemi relazionali e ideali che mano a mano venivano meno.
C’era poi un’ambientazione in una sorta di universo parallelo che era l’altro punto forte di tutta la storia : la Guerra Fredda imperava, il rischio di Olocausto nucleare vivissimo, Nixon era al suo terzo mandato dopo aver vinto con brogli le elezioni e modificato la costituzione per farsi rieleggere.
Gli Usa avevano vinto in Vietnam ma questo non aveva salvato il sogno americano.
E c’erano poi tutta una serie di sottotrame che avrebbero allungato la durata del film a qualcosa come 5 ore, per riprodurre fedelmente tutti i 12 albi come i fan e Moore stesso avrebbero voluto. Per la cronaca, l’autore britannico, geniale quanto vuoi, si lancia sempre in sterili polemiche quando il cinema attinge ai suoi lavori, quindi questo non fa molto testo.
Si, perché Zack Snyder, dopo i fasti di 300, interpreta fedelmente il clima del fumetto, omettendo molti sub plot appunto, ma mantenendo inalterata la struttura e l’atmosfera dell’originale, modernizzandone il finale senza stravolgerlo e cogliendo nel segno nella caratterizzazione dei personaggi, interpretati tutti da attori poco noti ( il più noto è forse Billy Crudup, il Dottor Manhattan ).
La storia è semplice : siamo nel 1985 e qualcuno ha ucciso, facendolo volare giù dal terrazzo del suo attico, Edward Blake detto il Comico, una sorta di Capitan America distorto.
Rorschach, vigilante mascherato dalla maschera pezzata , si convince che qualcuno voglia eliminare i supereroi mascherati, i Watchmen, di cui lui stesso e Blake facevano parte fino a che il famigerato decreto Keene aveva smantellato la squadra e reso fuorilegge la figura dei guardiani mascherati. Il paranoico Rorschach coinvolge così suo malgrado i componenti della sua ex squadra nella sua folle indagine : Gufo Notturno, Spettro di Seta, Ozymandias l’uomo più intelligente del mondo, e appunto il Dottor Manhattan, l’unico individuo ad essere dotato di un super potere spaventoso, quello di dominare la materia attraverso le molecole.
Ovvio che la verità è ben diversa è più spaventosa di quella immaginata da Rorschach e compagni.
Costato 100 milioni di dollari, già campione di incassi nelle prime settimane di programmazione, infarcito di brani musicali di sicura presa – alla musica lo Snyder è da sempre molto attento – Watchmen piace ai fan meno intransigenti e di più aperta veduta e anche a chi il fumetto non lo conosceva in precedenza. Difficile resistere alla incorruttibilità morale della mente distorta di Rorschach ; difficile non assistere alle malefatte del Comico e non pensare, da qualche parte, di non essere attratti da lui.
Spettacolare la computer grafica, ma sempre al servizio della storia. Per Snyder, l’esame è da considerarsi passato. Checchè ne possa dire Alan Moore.
Marco Cei