Sant’Orsola: in corso il trasferimento dell’immobile dall’Agenzia del Demanio

Redazione Nove da Firenze
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26 febbraio 2009 14:44
Sant’Orsola: in corso il trasferimento dell’immobile dall’Agenzia del Demanio

La Giunta provinciale ha approvato, in linea tecnica, il progetto preliminare riguardante il recupero dell’ex convento di Sant’Orsola. Il complesso immobiliare di via Panicale figura nell’elenco degli edifici di cui tratta il protocollo d’intesa che la Provincia di Firenze ha sottoscritto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Agenzia del Demanio, la Regione Toscana e con il Comune di Firenze. Quel documento prevede alcuni importanti trasferimenti immobiliari tali da permettere all’Ente provinciale l’acquisizione sia dell’ex convento di Sant’Orsola che di una quota rilevante della Fortezza da Basso.

Nell’ambito dello stesso accordo la Provincia di Firenze intende cedere all’Agenzia del Demanio la villa di Castel Pulci, la Caserma Tassi di via dei Pilastri e il complesso immobiliare Villa di Camerata.
“La Provincia di Firenze – spiega l’Assessore Stefano Giorgetti – chiede con insistenza lo sblocco dell’attuale fase di stallo che impedisce all’Ente provinciale di acquisire l’immobile di Sant’Orsola in modo tale da poter avviare il progetto di riqualificazione, dell’importo complessivo di oltre 31 milioni di euro, già approvato dalla Giunta provinciale.

In particolare si sollecita il Ministero, attraverso l’Agenzia del Demanio, a non rinviare più i tempi dell’atto e a risolvere gli ultimi problemi emersi, per propria responsabilità, con decisioni rapide e definitive. A tale scopo dopo i vari tavoli tecnici abbiamo deciso, con Comune e Regione, di svolgere mercoledì prossimo un incontro politico per poi rivolgersi direttamente al Ministero”.
Il progetto Sant’Orsola nasce da un percorso di partecipazione avviato con i cittadini attraverso il quale si sono individuate le funzioni da inserire nel complesso immobiliare.

La Provincia ha ascoltato le esigenze della città con una serie di iniziative che sono iniziate il 21 ottobre 2007 (festa di Sant’Orsola) con “La Bottega del Futuro”, mostra che fu allestita nella sala Via Larga.
“Proprio a seguito dei suggerimenti che giunsero dalle associazioni e dai comitati dei cittadini – spiega l’Assessore Giorgetti – furono poi elaborate le linee guida del progetto per Sant’Orsola che prevede numerose funzioni, tra cui spazi per: pubblica utilità, laboratori di animazione imprenditoriale, convegni e auditorium, aggregazione sociale.

E’ prevista anche un’area destinata ad accogliere la sede del Liceo Artistico Alberti”. Per tale opera, la cui realizzazione è prevista in due lotti, è in corso di definizione un importante finanziamento con risorse dei fondi strutturali individuate nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR) “Competitività regionale e occupazione FERS 2007-2013”, Asse 5 - Valorizzazione delle risorse endogene per lo sviluppo territoriale sostenibile culturali, Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile (PIUSS) “Città dei saperi”.

Per la restante parte il finanziamento è previsto con risorse proprie dell’Ente, anche eventualmente mediante cessioni immobiliari e tramite un contributo di privati.
“Troppo facile scaricare presunte responsabilità sul Governo quando sulla questione Sant’Orsola il Presidente Renzi e la giunta provinciale non hanno più affrontato un dibattito serio ed approfondito in Consiglio Provinciale da molto tempo e si sono resi responsabili dei ritardi nella progettazione della ristrutturazione del complesso”.

Così Nicola Nascosti e Guido Sensi, consiglieri provinciali di An verso il Pdl in merito alla presentazione del progetto di recupero di Sant’Orsola. “Anziché occuparsi dei presunti ritardi nel passaggio di proprietà della struttura, il Presidente della Provincia ci spieghi con chiarezza per quale motivo siamo arrivati oggi a presentare un progetto che doveva essere pronto nei primi anni della legislatura. Il vero rischio che si corre infatti adesso è che questa dilazione nei tempi metta a rischio lo stanziamento previsto dalla Regione Toscana.

Per quanto riguarda il passaggio di proprietà bisogna poi ricordare che tutti i problemi connessi a questo atto sono da imputarsi in gran parte alla questione inerente la Fortezza da Basso e agli abusi edilizi ad essa collegati. Aggiungiamo inoltre – spiegano Nascosti e Sensi – che presso il Cipe sono disponibili fondi importanti che vanno a finanziare interventi di riqualificazione simili a Sant’Orsola e ad integrarsi ai fondi messi a punto dalla Regione. Logicamente la disponibilità di somme da parte del Ministero delle infrastrutture si renderà possibile soltanto se il progetto che la Provincia presenterà sarà utile e finalizzato a valorizzare la città di Firenze e non la figura di Matteo Renzi.

Infine ci chiediamo – concludono gli esponenti di An verso il Pdl – che valore possa avere un progetto presentato a tre mesi dalla scadenza elettorale, quando è ovvio che ad occuparsene sarà la futura Giunta provinciale”.

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