Un ampio tratto della costa apuana, fra la foce del torrente Magliano e quella del Versilia, sarà interessato da un intervento di ripascimento e difesa della spiaggia, realizzato con tecniche innovative, che si protrarrà per circa due anni.
Il progetto ha un grande valore per la costa apuana ma potrebbe diventare un esempio di intervento non invasivo anche a livello nazionale ed internazionale e sarà illustrato nel corso di un convegno che si svolgerà il 2 marzo nell’ambito di Balnearia, (inizio ore 10.30, Centro congressi CarraraFiere, Sala Canova) per iniziativa dell’Amministrazione provinciale di Massa Carrara e della Regione Toscana, che hanno colto l’occasione dello svolgimento del salone professionale delle attrezzature balneari per far conoscere a tutti i dettagli delle attività programmate per la difesa della costa apuana.
Oltre il 40% delle coste italiane, infatti, è sottoposto ad erosione ed anche l’arenile di Marina di Massa è colpito da questo flagello, tanto che, fin dagli anni sessanta, sono stati realizzati interventi importanti che hanno rallentato e, in alcuni tratti addirittura fermato, il fenomeno, contribuendo però alla sua espansione verso le spiagge poste più a sud..
Per impedire questo fenomeno è stata interrotta l’espansione delle scogliere verso Ronchi, in attesa di sviluppare tecniche di difesa meno impattanti sul paesaggio costiero e sulle spiagge meridionali. È stato messo a punto un progetto che si prefigge di raggiungere questi obiettivi con questi presupposti e prevede un investimento di circa quindici milioni di euro, finanziato dalla Regione Toscana e gestito dalla Provincia di Massa Carrara, che ha bandito la gara per l’assegnazione dei lavori, prevedendo di portarli a termine entro due anni, tenendo conto del fatto che dovranno essere sospesi durante l’estate.
Fra i relatori del convegno che ha come titolo Opere di difesa della costa apuana: iniziano i lavori” Marco Betti, assessore regionale alla difesa del suolo e quello ai lavori pubblici della Provincia di Massa Carrara Loris Rossetti. Gli interventi di carattere tecnico saranno svolti da Giuliano Arrighi, responsabile del progetto di riequilibro della costa per la provincia di Massa Carrara ed Enzo Pranzini docente all’Università di Firenze presso il dipartimento di scienze della terra. “Un progetto innovativo – anticipa Pranzini – perché la filosofia che abbiamo scelto è quella degli interventi di difesa morbidi, in contrasto con quelli rigidi del passato, quindi opere sommerse e ripascimenti artificiali.
Sarà un intervento complesso, su aree che hanno caratteristiche differenti: dovremo lavorare su porzioni di arenile dove ci sono già stati interventi pesanti, ma anche su tratti pure sottoposti ad erosione, ma sui quali non sono stati mai fatti interventi. Possiamo contare su di un bagaglio di esperienze maturate fin dagli anni ottanta e inoltre, cosa non fatta in passato, faremo un monitoraggio continuo per accertare l’efficacia degli interventi, e confrontare la risposta reale della spiaggia con quella prevista.
Senza scendere in dettagli da addetti ai lavori la scelta per la spiaggia di Marina di Ronchi consiste nel posizionare, perpendicolarmente alla costa, geotubi in tessuto che verranno riempiti di sabbia ed immersi.” L’intervento interesserà, in questa fase un tratto di circa un chilometro fra la foce del torrente Versilia e quello del Poveromo, e inizierà prima dell’estate 2009. La scelta di partire dalle spiagge che per ultime hanno subito il processo erosivo non è dovuto solo all’impossibilità di avviare i lavori sulla spiaggia di Marina di Massa, a causa dei vincoli posti dal Sito di Interesse Naturale, quanto per la prassi, consolidata, di intervenire nella direzione opposta a quella di propagazione del fenomeno erosivo, per evitare che i nuovi interventi lo facciano aumentare, anche se le opere qui previste (che hanno avuto su questa spiaggia ben 8 anni di sperimentazioni) hanno dimostrato di non arrecare danni ai litorali posti sottoflutto.
“Con l’avvio dei lavori –afferma l’Assessore Rossetti- previsto entro la stagione balneare, la Provincia di Massa Carrara ha tenuto fede agli impegni assunti col territorio e con gli operatori coinvolti.
Questo perché sia il superamento dell’attuale crisi economica che lo sviluppo delle attività turistiche, sono e restano una priorità della nostra Giunta”.
Lorenzo Marchini