di Francesca Calonaci
Firenze A fine 2009 Memorario contribuità a potenziare anche il servizio ferroviario nel territorio maremmano. Nessuna disattenzione, dunque, né tanto meno “tradimenti” nei confronti di un'area nevralgica per la Toscana dove però è necessario, per l'applicazione di Memorario, realizzare opportuni adeguamenti infrastrutturali.
Il progetto Memorario è partito nel dicembre 2004 con l’obiettivo prioritario della Regione Toscana di coprire gradualmente con questo tipo di riorganizzazione tutto il territorio regionale.
Si tratta di un processo vincolato all’evoluzione degli interventi tecnologici e infrastrutturali in corso in questi anni sulla rete ferroviaria e in alcuni nodi fondamentali, come la stazione di Pisa Centrale, che condizionano pesantemente lo sviluppo dei servizi.
L'applicazione di Memorario quindi, strettamente dipendente dai programmi dei cantieri e dalle disponibilità infrastrutturali, è stata realizzata in diversi momenti a partire dal 2004, a consolidamento dei lavori previsti sulle linee ferroviarie interessate. Oltre alle verifiche tecniche e logistiche, per l’avanzamento a livello regionale del progetto, inoltre, periodicamente sono state coinvolti tutti gli Amministratori locali, delle Province e dei Comuni capoluogo, visto il loro ruolo attivo e fondamentale nella buona riuscita del progetto Memorario.
Per la linea Tirrenica a sud di Livorno fin dall’avvio del progetto è stata prevista l’attivazione di Memorario a dicembre 2009, visto che proprio per fine anno è prevista a Pisa la conclusione di interventi che ridisegnano completamente la stazione e fluidificano e separano i flussi in arrivo dalle varie direzioni, potenziandone la capacità.
Le prime ipotesi progettuali di riorganizzazione dei servizi sulla direttrice Tirrenica a sud di Livorno, di forte “impatto” anche finanziario per la Regione visto che la sola tratta Pisa-Grosseto è lunga circa 200 Km e vi sono poi altre stazioni, fino a Capalbio, all’interno dei confini regionali, risalgono alla fine del 2007 e prevedono una forte integrazione fra i servizi regionali e i servizi di lunga percorrenza presenti (treni IC biorari della linea Torino-Roma e oltre). I treni IC, secondo il progetto regionale, dovrebbero svolgere la funzione di collegamento veloce fra le principali località della costa, a cui affiancare servizi regionali cadenzati di collegamento con le medie e piccole stazioni.
Tale progetto ora dovrà essere rivisto alla luce degli sviluppi dei servizi di lunga percorrenza e la difficoltà di avere sugli Intercity, la cui programmazione non è di competenza regionale, la sistematizzazione delle fermate che consentirebbe questa integrazione. E’ comunque confermata la previsione di riorganizzazione con l’orario invernale 2009 (dicembre 2009).
Anche l’altra linea che interessa la provincia di Grosseto, la Siena-Grosseto, è stata negli ultimi 3 anni oggetto di studio con la partecipazione di Trenitalia, di RFI e delle amministrazioni provinciali di Siena e Grosseto, che sono state chiamate ad ipotizzare anche la riorganizzazione dei servizi bus di propria competenza, in un quadro di integrazione necessaria in un bacino a bassa densità di popolazione quale l’area a cavallo fra le due province.
Con l’attivazione di Memorario sulla Siena-Empoli nel settembre 2006 si è posta infatti l’attenzione sulle linee Siena-Chiusi e Siena-Grosseto, per far sì che con gli opportuni interventi sugli orari, anche da tali linee si potesse beneficiare dell’intensificazione dei treni sulla tratta Siena-Empoli. La Siena-Grosseto però, come la Siena-Chiusi, è a semplice binario, e questo pone pesanti vincoli alla progettazione dei servizi. Ad oggi, l’incerto quadro di evoluzione dei servizi di lunga percorrenza, in particolare i tagli che lo scorso anno hanno interessato diversi treni IC sulla Dorsale, ha per il momento fermato i progetti ma la Regione intende comunque portare avanti gli interventi ed entro il dicembre 2009 potenziare anche il trasporto nell'area grossetana.