Maltempo: è allarme sulla costa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2009 14:54
Maltempo: è allarme sulla costa

Con 12 ore di anticipo rispetto alle previsioni, alle 11,40 è scattato l’allarme meteo a Livorno: solo in un quarto d’ora sono caduti 18 mm di pioggia. Immediato l’intervento della protezione civile con la mobilitazione di tutte le forze, dai vigili urbani alle aziende ( Aamps e Asa), alle tante associazioni del volontariato. La situazione più preoccupante è quella che si presenta in molte strade del centro cittadino.
Semine dei cereali ai minimi storici ed in gran parte già compromesse dal maltempo in tutta la Provincia di Pisa.

La Cia chiede lo stato di calamità naturale. “Le operazioni di semina del grano duro e delle altre varietà cerealicole, si stanno effettuando con pesanti ritardi - ha scritto il presidente della Cia Stefano Berti all’assessore provinciale Giacomo Sanavio - La conseguenza immediata è il grave danno per le cooperative che hanno ingenti quantità di sementi e di concimi stoccati che in gran parte non verranno ritirati dai soci, con evidenti ripercussioni economiche. Si aggiunga poi che le semine precoci hanno problemi di germinabilità a causa dei persistenti ristagni d’acqua e le semine che vengono effettuate in questi giorni non rispondono a criteri agronomici accettabili.

Questa situazione si inserisce nello stato di crisi che attanaglia il settore per l’andamento di mercato pesantemente negativo. La Provincia attivi tutte le proprie competenze per rendere operativi eventuali strumenti ordinari e straordinari a sostegno delle imprese agricole“. Per il grano, ad esempio, si registra un calo di oltre il 20 per cento rispetto allo scorso anno, mentre si assiste ad un vera e propria invasione di prodotti stranieri con quotazioni molto basse, ma anche di qualità assai scarsa.

Il problema delle semine aggrava lo stato di salute del comparto agricolo in generale già pesantemente compromesso. Ormai l’agricoltura è piombata in una grave crisi. “Un’ impresa agricola su tre è a rischio. I bilanci aziendali sono sempre più “in rosso”. I costi produttivi crescono in maniera preoccupante e con essi gli oneri contributivi e il “peso” asfissiante degli adempimenti burocratici -analizza il presidente della Cia - A ciò si aggiunge il problema irrisolto dell’Ici sui fabbricati rurali che, se non si troveranno le opportune soluzioni, può esplodere in modo dirompente e mettere in ginocchio migliaia di imprenditori.

Non solo. Al danno si aggiunge la beffa. Il mancato rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturale non permette la copertura assicurativa per i produttori che davanti alle conseguenze provocate dal maltempo corrono il pericolo di non ricevere alcun risarcimento“. Per la Cia di Pisa, dunque, siamo in presenza di una scenario allarmante ed il settore ora rischia di non trovare una via d’uscita da questa crisi che una delle più complesse e difficili degli ultimi trent’anni.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza