Firenze- «Regione Toscana e Comune di Firenze ritengono indispensabile la realizzazione del sottoattraversamento di Firenze e della nuova stazione dell’Alta velocità a Firenze Belfiore per non penalizzare il servizio ferroviario regionale: perché è la soluzione di minore impatto ambientale sulla città, perché rappresenta un passaggio fondamentale per lo sviluppo della Firenze del futuro e soprattutto perché oggi un investimento di mille milioni sul territorio è senza dubbio prezioso».
Questo quanto precisano l’assessore ai trasporti ed infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti, ed il vicesindaco del Comune di Firenze, Giuseppe Matulli, in riferimento alla discussione in atto sulle soluzioni definitive e transitorie per l’Alta Velocità a Firenze. «Un investimento importante, traducibile in opere infrastrutturali necessarie per proiettare Firenze in Europa e per garantire lo sviluppo di tutta la Toscana – ha ribadito l’assessore Conti – e che nella fase di realizzazione e gestione porterà nuovi posti di lavoro.
Questo rappresenta per noi il progetto dell’AV e sarebbe davvero dannoso perdere questa opportunità». «Una vera scelta strategica fatta negli ultimi decenni dalle istituzioni del territorio che sarebbe assurdo rimettere in discussione», prosegue il vicesindaco Matulli. La linea in sottoattraversamento per i treni nazionali veloci di Belfiore, e la soprastante fermata per i treni regionali e metropolitani, consentiranno di liberare i binari in superficie e quindi di potenziare progressivamente i servizi ferroviari metropolitani distinti ed indipendenti da quelli regionali.
Questo permetterà di realizzare servizi ad alta frequenza con “cadenzamento omogeneo” (ogni 10 o 15 o 20 minuti a seconda delle linee), con una significativa velocizzazione per le linee regionali ed una buona risposta alla domanda crescente ed “evoluta” di mobilità. Infatti, in ogni caso, la soluzione di superficie impedirebbe l’utilizzo della tratta Campo Marte – Statuto – Rifredi per il potenziamento del servizio metropolitano di cintura (tra Prato ed il Valdarno). Criticità, inoltre, si verrebbero a creare anche sulla stazione di Rifredi, impedendo il previsto raddoppio del servizio tra Pistoia e Firenze Santa Maria Novella.
La realizzazione di due nuovi binari in superficie è stata scartata sin dal 1992 per la difficoltà di realizzare binari in un tessuto urbano consolidato fra le stazioni di Firenze Castello- Firenze Campo di Marte e di rendere fluido il traffico con due binari indipendenti. Regione e Comune ribadiscono, inoltre, che la stazione dell’AV per Firenze è e rimane quella di Santa Maria Novella fi no alla completa realizzazione del sottoattraversamento, della stazione di Belfiore e della fermata Circondaria.
Chiaramente, per ottemperare alla necessità di ulteriori servizi e quando non sia possibile, per motivi di saturazione, utilizzare comunque la stazione di Santa Maria Novella, nella fase transitoria dei lavori, la stazione di Campo Marte viene indicata da Regione e Comune come la migliore soluzione provvisoria per un numero limitato di treni, anche solo per il fatto che non avrebbe nessun tipo di impatto sul servizio regionale. Resta fermo che ogni discussione su una simile proposta potrà essere accolta soltanto all’avvenuta consegna del progetto di RFI all’Osservatorio Ambientale, con cui si attiverà la fase operativa dell’appalto del sottoattraversamento.
L’attuazione della soluzione provvisoria di Campo Marte necessita però di un accordo tra Regione, Comune di Firenze ed RFI. Questo accordo dovrà impegnare i con traenti a garantire le migliori condizioni possibili di servizio, e quindi a realizzare un efficiente collegamento con SMN ed adeguare la stazione di Campo Marte anche migliorandone l’accessibilità, con l’apertura di via Campo d’Arrigo e una nuova dotazione di servizi (bus/taxi) per via Mannelli.
"La politica degli assessori Matulli e Conti è pericolosa per il futuro di Firenze -ribatte Ornella De Zordoper la Lista di cittadinanza- Sostenere in piena crisi economica ed ecologica che il sottoattraversamento TAV della città "è la soluzione di minore impatto ambientale" è infatti frutto di una cultura che non sa fare i conti con la modernità e con le soluzioni a basso impatto, come il passante di superficie che i cittadini chiedono e che le Ferrovie sono pronte a realizzare.
Colpisce inoltre una cifra. Scopriamo che l'investimento complessivo per tunnel e stazione è di mille milioni. E Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, ha recentemente parlato addirittura di un miliardo e trecentomilioni di euro. Però l'appalto vinto nel 2007 dalle cooperative rosse, con un ribasso del 25,13%, è di 685 milioni. Perché oggi allora si parla di un miliardo? Qualcuno sa già che in corso d'opera i costi lieviteranno? Sarebbe perlomeno curioso, visto che i lavori devono ancora cominciare.
Riccardo Conti, oggi con il sostegno di Giuseppe Matulli, continua inoltre nella bizzarra retorica che vorrebbe il tracciato di superficie bocciato nel 1992. La verità è che nessuno ha mai preso in considerazione ipotesi alternative al tunnel nell'assetto attuale del tracciato, cioè con l'imbocco della tratta Firenze-Bologna nella direttrice di Monte Morello. L'ipotesi bocciata, a cui si riferiscono gli assessori, riguarda in realtà il tracciato verso la valle del Mugnone. Perché allora continuare a mescolare le carte? E' questo il rispetto che hanno nei confronti dei cittadini da loro amministrati?"
Intanto sono stati programmati i lavori per il collaudo statico dell’imbocco Nord Galleria di Vaglia che verrà eseguito da Cavet in corrispondenza della Strada Provinciale N.97 “Di Cardetole” al km 1+300 , nel Comune di San Piero a Sieve.
Per procedere in maniera spedita con l’attività di collaudo si renderà necessaria la chiusura notturna della strada, al km 1+300 , dalle ore 20,00 di Martedì 17 Febbraio alle ore 4,00 di Mercoledì 18 Febbraio. Nelle ore di chiusura del tratto di strada interessato dalle operazioni di collaudo, il traffico sarà deviato lungo percorsi alternativi appositamente indicati e segnalati. La segnaletica per le opportune deviazioni verrà installata da CAVET con congruo anticipo in modo da creare minor disagi possibile alla cittadinanza.
Il crescente disagio dei pendolari del trasporto ferroviario; i tempi di realizzazione del sottoattraversamento di Firenze e il processo di privatizzazione della società di navigazione Tirrenia.
Sono stati questi i temi al centro dell’incontro che si è svolto martedì 10 febbraio tra la delegazione dei parlamentari del Partito democratico della Toscana e il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. Alla riunione erano presenti Silvia Velo, vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, Franco Ceccuzzi, Luca Sani, Lido Scarpetti, Alberto Fluvi, Raffaella Mariani, Marco Filippi e Carlo Emanuele Trappolino, deputato del Pd eletto a Orvieto.
“Abbiamo presentato al ministro Matteoli – ha commentato Franco Ceccuzzi a margine dell’incontro - i disagi quotidiani dei pendolari che utilizzano il treno, dopo l’avvio dell’alta velocità.
Il nuovo servizio, infatti, ha comportato frequenti ritardi e allungamenti dei tempi di percorrenza dei treni intercity, a cui si aggiunge la ormai intollerabile condizione di degrado del materiale rotabile e della pulizia delle carrozze. Nelle scorse settimane il Partito democratico, proprio per venire incontro alle richieste dei pendolari, ha presentato una proposta di legge per chiedere di destinare una lira dell’accisa sulla benzina all’acquisto di nuovi treni. Al ministro abbiamo chiesto garanzie sulla frequenza, sulla qualità e sulla percorrenza dei treni intercity sulla linea veloce per garantire sia i pendolari che coloro che devono collegarsi all’alta velocità dalle città della Toscana e dell’Umbria”.
“Per la tratta ferroviaria Firenze - Roma – ha aggiunto Franco Ceccuzzi – abbiamo chiesto garanzie per il passaggio dei treni sulla linea veloce, non solo per gli orari del 2010 e del 2011, ma anche per quando sarà in servizio il secondo gestore dell'alta velocità. Abbiamo chiesto, inoltre, una ristrutturazione del servizio intercity, in modo da far assumere un ruolo sempre più attivo alle Regioni, dal momento che si tratta di un servizio a lunga percorrenza che ha un alto contenuto sociale e non può essere affidato solo alle logiche di mercato”.
Nel corso dell’incontro i parlamentari hanno poi chiesto notizie sui tempi di realizzazione del sottoattraversamento di Firenze, considerato un intervento strategico non solo per la Toscana, ma per tutto il progetto dell’alta velocità. L’altro tema affrontato è stato il processo di privatizzazione della società di navigazione Tirrenia, per il quale sono stati chiesti impegni precisi al Ministro riguardo alla continuità occupazionale e alla frequenza dei servizi essenziali per i residenti, soprattutto nei periodi di bassa stagione.
Il ministro Altero Matteoli ha prestato grande attenzione ai problemi posti, mostrando una conoscenza approfondita e dichiarando la sua disponibilità a ricercare, per quello che gli compete, soluzioni condivise sul piano finanziario, amministrativo, legislativo e nel rapporto con i gestori, in particolare con Trenitalia.
Due occasioni importanti per trovare una convergenza e risposte immediate da parte del governo sui temi esposti al ministro Matteoli saranno costituite dalla presentazione di due atti sul pendolarismo ferroviario: una risoluzione, a prima firma Michele Pompeo Meta, che sarà discussa in Commissione trasporti, e una mozione, che vede come primo firmatario Franco Ceccuzzi, che sarà affrontata in Aula.