Firenze– I gestori del servizio idrico integrato potranno procedere a partire dal 1 luglio 2009, ed entro 5 anni, alla restituzione della quota di tariffa relativa alla depurazione indebitamente percepita dagli utenti che non hanno usufruito del servizio. Gli oneri rimangono però dovuti, anche qualora non esistano o siano inattivi gli impianti di depurazione, a decorrere dall’avvio dell’attività di progettazione o completamento delle opere. Gli importi da restituire saranno individuati dalle Autorità di ambito.
Questo l’accordo che sembra emergere a livello nazionale per far fronte agli effetti della sentenza della Corte costituzionale n. 335 del 2008. E’ stato l’assessore regionale al servizio idrico, Marco Betti, a darne notizia durante la seduta della commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale toscano, presieduta da Erasmo D’Angelis. L’accordo, secondo quanto riferito, è stato raggiunto ieri nella commissione Ambiente del Senato e coinvolge anche il Governo.
“Si mette una toppa a una sentenza paradossale che cancellava il principio ‘chi inquina paga’ e prevedeva che una parte della Toscana si facesse carico del servizio anche per la parte non depurata – commenta il presidente della commissione regionale, D’Angelis – A questo punto il vero problema è concludere presto i lavori sui depuratori, e aprire i cantieri laddove non è stato ancora fatto”.
Per il vicepresidente, Andrea Agresti (An-PdL), “la sentenza, restituendo giustizia a cittadini che avevano pagato per servizi non resi, ha evidenziato le inefficienze della gestione”, e l’accordo, per quanto auspicabile, presenta ancora delle lacune, perché “è troppo facile pretendere il pagamento di un corrispettivo solo sulla base della presentazione di progetti”.
La contestata delibera dell’Autorità di ambito ATO 1 Toscana Nord, che prevedeva conguagli retroattivi in bolletta relativi al 2006, sarà modificata nell’assemblea dell’Ato del prossimo 17 febbraio.
Il CdA dell’Ato ha già approvato una nuova delibera (che dovrà passare in assemblea) per trasferire i conguagli nelle annualità 2009-2010-2011. Quanto già percepito dal gestore Gaia sarà restituito nelle prossime bollette. Le bollette contestate e non pagate saranno annullate, e gli importi trasferiti nelle annualità successive. E’ quanto hanno affermato oggi in commissione Territorio e ambiente i rappresentanti dell’Autorità di ambito e di Gaia, rispondendo alle sollecitazioni dei consiglieri regionali e del Difensore civico, Giorgio Morales.
La commissione, presieduta da Erasmo D’Angelis, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul servizio idrico integrato, ha infatti dedicato la seduta ad un approfondimento delle problematiche emerse nell’Ato 1, convocando i presidenti di AATO e di Gaia SpA, il Difensore civico Morales e l’assessore al servizio idrico Marco Betti.
“Oggi cerchiamo di mettere un punto fermo – aveva dichiarato in apertura il presidente D’Angelis – Vediamo se sulle questioni sollevate dai cittadini e fatte proprie dal Difensore civico è possibile trovare una soluzione, e finalmente voltare pagina”.
Molti i temi sul tavolo; in particolare, oltre alla questione dei conguagli retroattivi, il problema del sistema “a lente tarata” in funzione a Forte dei Marmi e in alcune zone di Camaiore e Pietrasanta, con il pagamento da parte degli utenti di un quantitativo standard di acqua pari a 500 litri al giorno. L’introduzione dei lettori ad alta sensibilità per gli 11.500 utenti interessati, hanno spiegato i rappresentanti di Autorità e gestore, comporterà una spesa di circa 10 milioni di euro; sono già stati decisi investimenti per risolvere parzialmente il problema, per 3.000 utenze, nel periodo 2008-2010.
Nel corso della seduta, non sono mancate domande e osservazioni da parte dei consiglieri. Il vicepresidente della commissione, Andrea Agresti (An-Pdl), ha sottolineato: “La vicenda è sconcertante. AATO e Gestore, soggetto controllore e soggetto controllato, sono di fatto espressione degli stessi enti, eppure non emerge ancora una volontà comune di trovare soluzioni che vadano nell’interesse dei cittadini”. Ardelio Pellegrinotti (Pd) ha chiesto rassicurazioni sulle agevolazioni tariffarie per i Comuni montani (le agevolazioni, è stato risposto, saranno mantenute nel nuovo piano tariffario); Paolo Marcheschi (Fi-PdL) ha sottolineato che la tariffa stabilita con il sistema a lente tarata penalizza chi ha bassi consumi, come chi possiede le seconde case e solo in determinati periodi dell’anno le utilizza.