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Basket, Smarthouse Mabo: testacoda a Ferentino per i gigliati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 gennaio 2009 20:19

Altra prova del fuoco per la SmartHouse Mabo Firenze che incontra la prima della classe dopo avere affrontato, in precedenza, le altre due squadre di vertice. Firenze affronterà la trasferta di Ferentino senza il suo uomo migliore Andreaus (su cui non potrà contare per il resto della stagione) e probabilmente non potrà disporre neanche di Cohen, giocatore più in forma del momento della squadra toscana. Ferentino torna a giocare davanti al pubblico di casa dopo la sconfitta di Osimo, giunta al termine di una favolosa striscia di 8 vittorie consecutive.

Il parquet laziale dovrà sancire se la sconfitta nelle Marche sia stata “figlia” anche dell’infortunio a Modica (che non sarà ovviamente dell’incontro), oppure se si è trattato di un semplice calo fisiologico. La squadra di Puccetti è reduce da una bella partita con Latina, che ha visto la SmartHouse Mabo protagonista, nonostante la sconfitta, di un incontro disputato più col cuore che con la testa. Nell’impianto di Ponte Grande potrebbe essere proprio questa l’arma in più della squadra fiorentina impegnata ad una rincorsa verso la salvezza che assume sempre più il valore dell’impresa.

Palla a due al Palasport di Ponte Grande (Ferentino), domenica 1 febbraio alle ore 18.00. News biancorosse – Fermo Andreaus, incerto l’utilizzo di Cohen che sarà, comunque, fra i dieci. L’avversario: FMC Ferentino (www.basketferentino.it) – La forza del roster capolista di coach Friso è sicuramente il collettivo: l’ex tecnico di Pistoia può contare su 8 “titolari” in grado sia di tenere alto il ritmo che dare continuità al gioco in ogni momento della gara. Per la gara contro la SmartHouse Mabo, però, l’FMC dovrà fare a meno di Modica (protagonista nel successo dei laziali nella gara d’andata), mentre è ancora incerto l’utilizzo di Cucinelli e dell’ex Ianes.

A rendere dura la vita al quintetto di Puccetti ci penseranno, comunque, i vari Circosta, Bonaiuti, Provenzano, Rajola e Zivic, ex di grande spessore, a dimostrazione della compattezza di un gruppo altamente temibile seppur privo di “prime donne”.

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