Per la Galileo Vacuum System, presidio stamattina in Via Cavour dai lavoratori. impiega 45 dipendenti, che vedono avvicinarsi con preoccupazione la cassa integrazione, e ha un indotto di altri 200 lavoratori. Produce impianti di metallizzazione e componentistica per alto vuoto, tecnologia molto avanzata, per la quale esistono in tutto il mondo soltanto tre aziende produttrici.
Per 20 lavoratori su 175 della SEVES di Firenze, azienda multinazionale che opera nel settore isolamenti elettrici e mattoni in vetro, è stata decisa la mobilità dai nuovi vertici aziendali e per altri 87 la messa in cassa integrazione per 12 mesi, contro queste decisioni si sono subito mobilitati i lavoratori che hanno effettuato due ore di sciopero e presidiato la sede dell’azienda in via Reginaldo Giuliani.
I lavoratori sono preoccupati che le decisioni assunte siano preliminari al trasferimento della produzione ed alla chiusura dello stabilimento fiorentino.
La Simenet già Sime Telefonia, azienda che ha sede all’Osmannoro specializzata in riparazioni telefoniche, che conta 26 dipendenti, erano 52 nel maggio del 2007, entro la fine del corrente mese collocherà in cassa integrazione i propri dipendenti, con la prospettiva di una definitiva chiusura dell’azienda se non sarà individuato un soggetto disposto a rilevare l’immobile e le attività.
I lavoratori della MABEL (gruppo SEA) di Barberino Val d’Elsa, azienda che produce pannelli per le aziende della Val d’Elsa e della Val di Pesa che costruiscono camper, sono in sciopero a oltranza, dopo che a turni sono stati messi in cassa integrazione e l’irrigidimento dell’azienda sul riconoscimento del premio di produzione, reclamato dai lavoratori sulla base dell’accordo interno sottoscritto fra le parti nel 2004, ma soprattutto per contrastare l’ipotesi di oltre 50 esuberi, per i quali si parla dell’avvio di procedure di mobilità che porteranno al licenziamento.
